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Bulimia maschile (114326)

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on . Postato in Disturbi alimentari | Letto 728 volte

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Barbara 31

Ho un grave problema. Mio marito di 38 anni è affetto da bulimia da circa 4 anni. Ovviamente lui dice di stare benissimo, ma in effetti e' sempre su un margine di peso limite, soffre molto spesso di ansie e sbalzi d'umore, e cali improvvisi di pressione sanguigna. Ho cercato in ogni modo di parlarci, aiutarlo, ma non ci riesco. Soprattutto perchè secondo lui non e' una malattia. Si sveglia alle 4.30 del mattino per andare a lavoro e torna a casa alle 16.00 nel pomeriggio. Poi si ingurgita 4 o 5 panini ben farciti, circa 1 litro e mezzo d'acqua o bibita gassata il tutto in circa 45 minuti, poi parte in bagno. Lui nega sempre, dice che non ha fatto niente e che sta benissimo. Puo' essere un' eccessiva pressione a lavoro, anche se lì è considerato un leader. E' addetto al magazzino, e sente la responsabilità di tutto su di lui, anche se è solo un dipendente. Non riesce a staccare la spina quando torna casa, si porta dietro tutti i casini del lavoro. Mi preoccupa tanto sia lui sia le ripercussioni che questo può avere sulla psiche delle nostre figlie. Abbiamo 2 figlie di 6 e 13 anni, quella di 13 comincia ora a sentirsi ragazzina e fa più attenzione alla "linea". Sono i primi accenni di limitazione ( "non mangio le patatine, le cioccolate..." ma poi la sua "dieta dura 1 giorno), ma non vorrei che più in là prendesse la strada del padre. Ho bisogno di aiuto. E' raro che sia un uomo a soffrire di questi disturbi. Tutto è cominciato quando nella sua azienda gli hanno soffiato il posto di responsabile capo, una dritta su come posso comportarmi. Faccio bene a piantarmi in bagno dopo cena con la scusa di una doccia, aspettando che lui prenda sonno? Fino a qualche settimana fa, il vomito si manifestava soltanto se eravamo a casa nostra, è capitato di pranzare fuori ed ha rimesso anche nel bagno a casa di parenti. Sta peggiorando? Grazie.

Cara Barbara, tu puoi aiutare tuo marito ma è chiaro che dovete rivolgervi ad un esperto che vi guidi passo passo e che comunque preveda un diretto coinvolgimento di lui! Può darsi che lo stare sotto pressione abbia accentuato questo comportamento, ma è sempre necessario fare una diagnosi precisa. Condivido con te la preoccupazione per le tue figlie e anche se piazzarti in bagno può avere il suo perchè (sei stata molto intuitiva nel mettere in atto questa strategia) prima o poi lui riuscirà ad aggirarla e forse il suo nuovo metodo compensativo potrebbe poi sfuggire alla tua attenzione. Ti consiglio uno psicologo che in pochi incontri sarà in grado di darvi una risposta concreta sul tipo di disturbo e sulle sedute necessarie a smantellarlo o comunque a ridurne drasticamente i sintomi. Ora devi però convincere tuo marito: ti consiglio di essere sincera ed onesta, non colpevolizzante, esprimi la tua preoccupazione per lui, per la vostra famiglia, per l'influenza che potrebbe avere sulle vostre bambine... poi, se non ha niente, la psicologa vi indirizzerà certamente altrove quindi, perchè non tentare? In bocca al lupo.

(risponde la Dott.ssa Sara Ginanneschi)

 

Pubblicato in data 24/04/08

 

 

 

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