Disturbo alimentare (77650)
Dany, 23 anni
Ho fatto una dieta, seguita da un dietologo, circa un anno fà per perdere
pochi chili. Ho raggiunto il mio obiettivo in termini di perdita di peso ma
non riesco ancora ad accettarmi.
Non mi piaccio, mi vedo grassa anche se mi rendo conto di non esserlo e mi sento
sempre in colpa ogni volta che mangio qualcosa. In più il mio cervello
non ce la fa più a resistere alle tentazioni e mi capita a volte di fare
delle abbuffate fino a sentirmi male, senza riuscire a fermarmi. Non capisco
come risolvere questo mio problema. Dopo mi sento in colpa e provo a vomitare
ma non ci riesco. Riconosco di sbagliare ma questo mio rapporto con il cibo
e la mia immagine non riesco proprio a risolverlo, non riesco proprio ad accettarmi.
Ho bisogno di qualcuno che mi capisca e mi possa dare un consiglio. Grazie.
Cara Dany, di solito dietro ai disturbi alimentari si nascondono profonde insicurezze,
sensi di colpa, incapacità ad accettarsi e anche una percezione di sé
non stabile e spesso distorta; e tutto questo emerge in quello che hai scritto,
effettivamente. Dunque, innanzitutto, tieni conto che il nostro corpo è
l’involucro di quello che siamo dentro, quindi di quello che sentiamo,
percepiamo, crediamo ecc. Non solo il corpo è un involucro ma è
anche un involucro che si adatta al contenuto, è come un abito morbido,
una pelle….e si adatta a ciò che sta al suo interno. Se al nostro
interno pensiamo di essere brutti, di non valere abbastanza, di non meritare,
di essere sbagliati ecc. tutto questo si evidenzierà al nostro esterno
attraverso il corpo, che si adeguerà perfettamente all’immagine
interna che abbiamo di noi stessi. Insomma, il nostro corpo è come ci
sentiamo, e non solo viceversa. Ti invito quindi a considerare la componente
interna, l’immagine interna che hai di te stessa, le tue paure, le tue
presunte “colpe” e i sentimenti di inadeguatezza, prima ancora delle
diete. Perché se non cerchi di fare chiarezza al tuo interno, difficilmente
riuscirai a piacerti anche da un punto di vista estetico. Inoltre tenderai a
confermarti l’idea che hai di te, per es. trasgredendo i buoni propositi
(le abbuffate), sentendoti quindi nuovamente in colpa, sbagliata e senza volontà.
Insomma, è un po’ un serpente che si morde la coda….ma è
proprio per questo che insisto perché tu veda l’aspetto psicologico
che lo genera e non solo la parte esteriore del problema. Ci sono molti libri
di psicologia che parlano delle problematiche legate ai disturbi alimentari,
alcuni anche di facile lettura: forse potresti dare un’occhiata in libreria
e approfondire un po’ la cosa. Anche su questo sito ci sono diversi articoli
interessanti sull’argomento che puoi leggere e che potrebbero aiutarti
a fare più chiarezza su di te. Inoltre devi considerare anche il fatto
che sei giovane, e che il tuo potrebbe essere un problema transitorio, ovvero
dipendere da una ancora non raggiunta stabilità relativa all’identità.
Insomma credo che tu debba darti da fare per capire meglio chi sei e per accettare
anche quello che pensi sbagliato di te stessa. Di solito i modelli (papà,
mamma) hanno una certa influenza sul modello interno che costruiamo di noi stessi,
e dunque indagare sulle relazioni familiari può essere importante. Tutto
questo lo puoi fare da sola, informandoti appunto e confrontandoti, cercando
di non essere così severa con te stessa, magari sforzandoti di astenerti
dal giudizio e semplicemente osservare e cercare cosa ci sia dentro di te veramente,
ascoltandoti e ascoltando le tue emozioni. Se non riesci a fare dei passi da
sola, allora ti invito a rivolgerti ad una psicoterapia, che in questi casi
può essere preziosa.
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