Fame nervosa (005960)
Manuela, 21 anni
Buon giorno sono una ragazza
di 21 anni, che all'età di 18 anni ha sofferto di anoressia per 2 anni
e mezzo; per fortuna grazie all'assidua presenza dei miei genitori e di mia
sorella che continuamente mi ripetevano di mangiare e mi davano consigli, sono
riuscita ad uscire da questo brutto tunnel e ora, a freddo posso anche dire
che non sono MAI arrivata a limiti estremi: sono alta 1 metro e 70 ed il minimo
che sono arrivata a pesare in quel periodo è stato di 52 kg.
Il problema ora però è un altro, totalmente l'opposto : per me
da più di un anno e mezzo il cibo è diventato una vera droga non
riesco farne a meno , se potessi mangerei sempre, sempre!!!mi fa star bene mi
rilassa è una valvola di sfogo, che ahimè funziona...il problema
è che però ora sto ingrassando e attualmente peso 68 kg.
Vorrei tanto avere un aiuto da parte vostra, per riuscire a ripristinare in
me un equilibrio interiore tale da permettermi di ritornare ad avere un rapporto
giusto, sano e corretto con il cibo, e non come ora che per me il cibo è
quasi tutto spilucchierei ad ogni minuto!
Cara manuela, in realtà
non è da molto che sei uscita da quel brutto tunnel, ne parli come se
si trattasse di dieci anni fa. Datti tempo! Se eri così magra (52 kg
per la tua altezza sono molto pochi) sarai stata anche molto affamata, anche
se ovviamente non te ne rendevi conto.
Ora che stai meglio la tua fame repressa per quei due anni si manifesta con
forza anche maggiore. La cosa importante adesso è che ti riconosci il
diritto di avere fame, senza sensi di colpa. Piuttosto, per la preoccupazione
di aumentare troppo di peso, ti consiglierei di farti prescrivere una linea
guida di dieta bilanciata da un nutrizionista, perchè è proprio
questo il momento più delicato: il tuo corpo riprende tutto il peso sottrattogli,
con gli interessi, ma ricorda che noi non ci alimentiamo solo con l'istinto,
come gli animali.
Abbiamo una mente che, se opportunamente erudita sui principi base della nutrizione,
ci deve guidare nella scelta dei cibi. Non certo con quella rigidità
anomala della malattia, ma con lucidità, e soprattutto con pazienza.
Sei stata molto in gamba nel tirarti fuori da quel tunnel, ora sarà solo
questione di un pò di tempo e di tolleranza verso te stessa.
Per qualunque altro dubbio puoi scrivere in risposta a questa lettera, per farmi
sapere come sta andando. Un bacio
( risponde la dott.ssa Camilla Ponti )
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