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on . Postato in Disturbi alimentari | Letto 619 volte

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Serena 20

Sono una ragazza che da tutta la vita convive con il problema del peso, ho provato tante diete e quando ho deciso di capire se il problema non fosse solo relativo alla mia mancanza di forza di volontà mi è stato detto che non potevo essere ricevuta in un centro di disturbi alimentari perchè non anoressica ne bulimica. il mio problema mi fa vivere in maniera ansiosa ogni situazione, la ricerca dei vestiti, le uscite con le amiche, l'università,i ragazzi. ho una bella famiglia che mi sostiene sempre e forse una mamma un po troppo apprensiva che non capisce che lei non puo fare niente per questo mio problema concretamente. ho provato ad andare da uno psicologo ma non ho avuto la forza di parlare del mio problema, me ne vergogno troppo, infatti mangio sempre pochissimo quando sono fuori con altre persone e poi mi sfogo a casa, senza controllo, ormai ho perso la situazione di mano e soffro tantissimo perchè mi sento schiava del cibo. penso che nessuno sappia quanto è grave per me questo problema anche le persone a me piu care, per questo ho chiesto aiuto sperando di poter essere anche solo indirizzata da qualche parte perchè io ho perso del tutto la strada. Ringrazio per la cortese attenzione e spero che la mia richiesta venga presa in considerazione.

Serena, grazie a te di aver avuto la forza di condividere in questo spazio le tue difficoltà. Hai fatto un passo importante, che per le persone che hanno problematiche col cibo è veramente l'inizio di una soluzione, vale a dire riuscire a parlarne, rompere il silenzio. Ora però Serena devi andare avanti, perchè obiettivamente, come immagino tu sappia da un punto di vista razionale, non c'è nulla di cui vergognarsi nell'avere problemi col cibo e col proprio corpo. E' una problematica che ormai riguarda una ragazza su tre, è legata a questo nostro mondo un po' squilibrato in cui viviamo ed è legata a vari tipi di questioni familiari. Certamente quello che posso dirti è che uno psicologo o una psicologa (forse sarebbe meglio per te una figura femminile) sa benissimo di cosa si sta parlando, io personalmente ho trattato tantissimi casi di ragazze con disturbi come i tuoi. So che la razionalità conta poco in queste cose, e so che la vergogna è difficile da superare e impedisce i movimenti. Ma credimi, Serena, cerca di fare il passo successivo, ovvero rivolgiti ad uno/a psicoterapeuta (non occorre che tu vada in un centro per disturbi alimentari) e inizia a lavorare su di te per scoprire cosa ci sia dietro al tuo sintomo. La vergogna è tua, nel senso che sei tu che non ti sopporti così come sei.....le altre persone probabilmente ti amano lo stesso o anche di più. I disturbi alimentari non centrano nulla con la forza di volontà. Derivano da problematiche psichiche e di identità, che devi darti la possibilità di capire. Questo è il lavoro che devi fare....e secondo me sei già sulla buona strada.

(risponde la dott.ssa Elisabetta Corberi)

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