Problemi di alimentazione ed ansia (005997)
Lau, 21 anni
Salve, mi chiamo Laura
e ho 21 anni. Vivo a Roma. Lavoro da un anno in una società di informatica
e il mio lavoro mi piace :) Racconto brevemente la mia situazione familiare:
quando avevo 5 anni, dopo la nascita di mio fratello (15 giorni dopo) mio padre
è andato via di casa per un'altra donna, con la quale dopo 10 anni ha
avuto un altro figlio. In questi anni, i nostri rapporti sono stati sempre molto
"normali", niente di impegnativo, un "come stai?" e un "come
è andata la partita di pallavvolo o la scuola" nulla di più.
Eravamo da loro (la nuova famiglia) ogni week-end e un mese all'anno passavamo
le vacanze insieme. Dopo la nascita di mio fratello minore, che ormai ha 6 anni,
mio padre ha lasciato anche loro. Dopo tutto ciò mio padre si è
trasferito a Torino per lavoro e la madre di mio fratello con il bambino, sono
tornati a Macerata, dove lei ha tutta la sua famiglia. Vedo mio padre una volta
ogni 6 mesi circa e la stessa cosa vale per mio fratello.
Credevo di aver superato
i problemi dell'abbandono che una bambina piccola può avere (incubi di
animali tipo scarafagi, i ladri che entravano a casa, avevo paura anche di andare
al bagno da sola, mia madre doveva essere sempre davanti a me, fisicamente,
e mai dietro ai miei occhi, così che io potessi vederla e fossi sicura
che lei non mi avesse abbandonato), ma con la nuova separazione sono caduta
in una bufera vera e propria.
Sono ormai tre anni
che passo da un medico all'altro, perchè non si capisce cosa ho all'intestino.
Come ingestisco latte vaccino, sto male, ma tecnicamente parlando, dovrei stare
male anche con il latte di capra. Insomma, dopo indagini varie, nessuno giustifica
questo mio malessere, che praticamente mi limita parecchio nell'alimentazione
e non solo. Qualcuno ha ipotizzato che sia solo un problema psicologico. Ogni
volta che poi inizio ad avere questi dolori forti, cado nel panico. La paura
di svenire, di sentire dolore diventa più grande di me.. inizio a tremare
e non ragiono quasi più.
In questi tre anni mi è capitato di avere anche attacchi d'ansia e di
panico anche non in corrispondenza dei dolori. Aspettare il treno (cosa che
facevo tutte le mattine per esigenze scolastiche) era impossibile, molte volte
tornavo a casa. I grandi spazi e i posti affollati anche adesso mi creano qualche,
seppur lieve, problema. Onestamente non ne capisco molto di psicologia, penso
che la mia sia una strana e contorta forma di anoressia. Invece che vomitare,
io ho attacchi di colite. Quando qualcosa non mi piace, io mi sento male. Se
vado per esempio in un locale che non conosco, ho sempre la sensazione che nei
cibi ci sia il latte..e così mi sento male :|
Ogni volta che vedo mio padre e mio fratello, praticamente una o due volte l'anno,
sto malissimo e ricado nell'oblio, già descritto, quando un momento prima
stavo meglio.
Ho provato ieri mattina a parlare con una psicologa di un consultorio pubblico..
la quale, dopo aver parlato con me 10 minuti di orologio, 3 dei quali passi
a scrivere la mia anagrafica, mi ha risposto che loro non trattano di questi
problemi. Non so esattamente se cerco una risposta, vorrei solo tornare ad essere
normale. Quello che noto è che ogni volta che sento mio padre, sto male.
Credo che il problema sia lui e tutto derivi dalla sua seconda separazione.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Laura.
Cara Laura, il problema
che ti crea disagio ha, molto probabilmente una causa più antica e meno
cosciente di quella che hai individuato, anche se, sia il primo che il secondo
abbandono hanno contribuito a scatenare in te l'insicurezza e la paura. Mi sembra
strano che la collega del consultorio ti abbia liquidato velocemente perchè
è chiaro che è proprio attraverso un lavoro psicoterapico che
potresti risolvere il tuo malessere, oltre a verificare le eventuali intolleranze
alimentari e correggere la tua alimentazione, potrebbe non essere solo il latte
a farti male ma per esempio il glutine che spesso, di questi tempi, è
mal tollerato dall'intestino.
In ogni caso hai bisogno di lavorare sulla psiche e sul corpo per uscire da
questo stato e vivere la tua età in modo sereno Forse in quel centro
non fanno psicoterapia, è il Centro di Salute Mentale che dovresti contattare
e lì trovare un terapeuta in grado di aiutarti. Hai voglia di stare bene
giustamente, ma questo prevede che tu trovi delle risposte alle domande che
si accavallano dentro di te da quando eri bambina,e da sola è difficile,
ti serve un aiuto.
Rivolgiti al Centro della tua zona, a Roma ne esiste uno in ogni circoscrizione,
oppure, se puoi, cerca un terapeuta consultando il sito www.psicologi-italiani.it
dove troverai l'elenco di professionisti divisi per regione.
Per superare un problema psicologico, che ha effetti anche nel fisico, è
necessario diventare consapevole dei meccanismi che lo provocano e una terapia
ha proprio lo scopo di guidare una persona dentro di sè e di insegnarle
a decifrare i messaggi che arrivano dal profondo sotto forma di malessere.
Nel frattempo cerca di non dare definizioni di te stessa e dei tuoi sintomi
del tipo "non normale", "contorta" quando avrai più
chiarezza ti renderai conto che quello che ti sta accadendo ha una sua logica
e un significato. auguri.
( risponde la dott.ssa Mirella Tavernise )
Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di anoressia/bulimia
per saperne di più?
Cercali su Psiconline®
Professional Store