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Ambito familiare (076506)

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Elena, 32 anni

Ho un bambino di quasi 5 anni e uno di 1 anno. il grande è stato sempre molto capriccioso e vivace. difficilmente gioca da solo e fa anche fatica ad integrarsi con altri bambini perchè i suoi giochi sono molto fisici (lotta tra eroi o animali, urla di animali e spade, pistole ecc)a poca fantasia, non ha sviluppato il disegno ma in compenso nella memoria e nel linguaggio è molto avanti.vuole sempre il contatto fisico per addormentarsi. ogni tanto fa brutti sogni di mostri e battaglie. e' sempre stato molto geloso del piccolo. lo fa cadere, lo picchia. e' dispettoso con piccoli ed adulti. cerca di tenere testa a tutti e assume attegiamenti da adulto nelle discussioni cn arroganza e testardagine. non si lascia consolare se si fa male o se è offeso. le abbiamo provate tutte (sgridarlo, coccolarlo, spiegazioni, deriso, lasciarlo stare, dargli regole severe) no so più cosa fare. di punto in bianco lancia oggetti, ti picchia, urla, picchia se stesso se non ottiene cosa vuole, ti
sfida sempre. Aggiungo che ha difficolta a mangiare (non ha mai appetito e non è goloso di nulla), è pauroso nell'affrontare sistuaizoni nuove (piuttosto ci rinuncia) dell'altezza e del buio. cosa possiamo fare

Gentile signora,
ho letto la sua lettera, e la descrizione che fa delle manifestazioni del bambino che sembrano di grande rabbia e di difficoltà a tolerare le fruistrazioni. Così come riferite, tali difficoltà sembrano manifestare un disagio di tipo relazionale soprattutto nel rapporto con lei. L'atteggiamento spavaldo e aggressivo del bambino potrebbe avere diverse connotazioni, dall'insicurezza alla gelosia, alla paura di frontegiare nuove situazioni verso le quali evidentemente il bambino sperimenta una sua incapacità. Nella lettera non c'è alcun riferimento al papà e alla relazione del bambino con il padre. Sembra che suo figlio sia preoccupato dal fatto che nessuno lo nota e ha bisogno di attivarsi fino ad infastidire per rendersi visibile. la ricerca dio contatto fisico sembrerebbe testimoniare l'esigenza del bambino di assicurarsi un contato concreto proprio perchè vive evidentemente con l'angoscia di essere solo e abbandonato. Il bambino sta manifestando un disagio, e come lei stessa ha colto, visto che ci ha contattato, va contenuto. Sarebbe, pertanto utile effettuare, una consultazione con un esperto per aiutare il bambino a recuperare un rapporto più sereno sia nell'ambito familiare che in quello sociale quale il contesto scolastico e il gruppo dei pari.

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