Ansia nei bambini (001761)
Davide, 10 anni
Ovviamente chi scrive è la
mamma di Davide. Davide ha 10 anni ed sempre stato un bambino molto sensibile,
dolce, affettuoso e con un forte legame familiare. Sopratutto con me. Non ha
mai voluto allontanarsi da casa senza di noi che siamo per lui fonte di grande
sicurezza. Abbiamo un figlia di 16 anni con la quale ha un buon rapporto e da
10 mesi abbiamo avuto la piccola Martina. Ha preso la nascita della sorellina
in maniera molto positiva, è protettivo e molto dolce con lei ma da un
paio di mesi ha dei veri e propri attacchi di ansia con manifestazioni psicosomatiche
(nausea, vomito, mal di testa) che lo portano a non voler andare a scuola, a
piangere molto spesso, a non mangiare. Non prova interesse più per nulla,
passa le giornate sul divano, con una coperta addosso e con la tv accesa.
Nonostante
sia io che mio marito abbiamo cercato in tutti i modi di parlare con lui, di
cercare di capire cosa lo angoscia, di ritagliare del tempo solo per lui, non
abbiamo ottenuto nessun risultato. Come possiamo affrontare la cosa? Tra l'altro
io soffro d'ansia da moltissimi anni... crede ci possa essere una correlazione?
La ringrazio molto.
Le manifestazioni psicosomatiche
che descrive, insieme al rifiuto della scuola e dell'alimentazione, le crisi
di pianto e ansia, delineano il quadro possibile di una tipica reazione di gelosia.
Nel caso di Davide però la reazione di gelosia e di competizione appare
molto mascherata, inconsapevole e forse repressa da un forte senso di colpa.
La questione si può affrontare dedicando a Davide del tempo esclusivo
per fare qualcosa di interessante insieme, in modo da restituirgli importanza.
Davide deve ritrovare "il suo posto" in famiglia. Dialogando con lui
occorre evitare ogni accento d'ansia e di tensione, preparando un clima più
disteso e ricco di affettività.
( risponde il dott. Renato Vignati )
Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di infanzia/adolescenza
per saperne di più?
Cercali su Psiconline®
Professional Store