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Ansie in età infantile (53048)

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Nadia, 10 anni, 30.09.02

Sono il padre di Nadia che da circa 3 mesi soffre di ansie, il disturbo si manifestava all'inizio con una cadenza di 3/4 volte al giorno ed era accompagnato da pianto, ora c'è un lieve miglioramento 2/3 volte al giorno e il pianto è raro. Il disturbo è caratterizzato dalla paura della morte per sè ma soprattutto per i suoi genitori. Abbiamo provato a tranquillizzarla in tutti i modi speigandole che siamo ancora giovani (40 anni io e 37 la mamma)e non abbiamo malattie, ma non ne veniamo a capo.
Da una visita specialistica, oltre ad un farmaco a base di erbe somministrato per 15 giorni, non abbiamo ricevuto altro neanche un minimo di spiegazione alle nostre domande e cioé:
E' una situazione legata all'età?
C'è da preoccuparsi che possa degenerare in depressione?
Noi genitori come dobbiamo comportarci, forse esageriamo con le premure?
Per favore rispondetemi.

Gentile papà,
Le osservazioni di diversi studiosi sostengono che le difficoltà psicologiche sembrano manifestarsi con maggiore frequenza in certe fasce di età e cioè tra i 4 ed i 7 anni; tra i 9 e gli 11 anni e tra i 14 ed i 16 anni. Dal suo breve scritto è difficile determinare esattamente il problema, in quanto spesso questo tipo di timori si accompagnano generalmente ad altri "sintomi", come la difficoltà ad allontanarsi dai genitori o comunque dalle figure d'attaccamento oppure semplicemente da casa; a volte si presenta una riluttanza o un vero rifiuto ad andare a letto senza essere accompagnati; frequenti incubi connessi con il tema della separazione, lamentele circa disturbi fisici nei giorni in cui dovrebbe recarsi a scuola; scoppi di collera o di pianto in caso di separazione reale o anche soltanto paventata dalle figure di attaccamento; continue richieste ai genitori di non essere lasciati soli; evitamento sociale, tristezza, diffilcoltà di concentrazione quando non è presente la principale figura di attaccamento. Vista l'intensità del problema la situazione andrebbe affrontata con uno specialista in psicoterapia infantile, preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportametale, in quanto appare più adeguato per i problemi di fobia ed ansia. Sicuramente, però, un farmaco, considerata anche l'età della bambina, non mi sembra molto indicato, anche perchè non credo modificherà in alcun modo il problema. Inoltre, in questi casi le rassicurazioni non hanno alcuna incidenza, ma sarebbe necessario, intanto determinare prima accuramente il tipo di problema ( che però vista l'intensità appare una situazione fobica ) e quindi seguire in accordo con un esperto psicoterapeuta un adeguato trattamento che coinvolgerà genitori e bambina. A presto.

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