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Bambina scontrosa

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Silvia 30

Salve, scrivo per avere un consiglio su come gestire certi atteggiamenti di mia figlia di 4 anni. E’ una bambina dolcissima ed intelligente ma anche molto introversa, gioca con gli altri bambini anche se quando questi sono un pò prepotenti, lei, spesso, non è in grado di affermare la propria volontà. E’ molto legata al padre e la mattina, se non è lui a svegliarla, anche se ci sono io, è sempre di cattivo umore, poi, piano piano le passa. Da pochi mesi è nata una sorellina, e spessissimo, quando le nego qualcosa, ha delle vere e proprie crisi di rabbia. Ho legato questa sua rabbia nei miei confronti alla nascita della sorellina, anche se ho sempre cercato di coinvolgerla e ritagliare degli spazi solo per noi, ed ho sempre cercato di gestire i suoi capricci con fermezza ma anche con molta comprensione. Sono preoccupata di aver sbagliato tutto con lei. Vi ringrazio se vorrete rispondermi.

Cara Silvia, la nascita di un fratellino o di una sorellina fa emergere spesso emozioni forti e forse inaspettate per i genitori. L’arrivo di un fratello o di una sorella è sempre un momento di grande cambiamento, non solo per i genitori ma anche per i primogeniti .Come lei avrà avuto bisogno di tempo per abituarsi all’idea di avere un’altra bambina, di sentirsi madre anche nei suoi confronti, così pure sua figlia necessita di un certo periodo di tempo per accettare come “sua” sorella sia la nuova arrivata. Non è certo la prima volta che sento parlare di come i bambini rifiutano questo cambiamento: alcuni rimproverano i genitori, altri si chiudono in se stessi, ecc; oppure, altri bambini chiedono alla mamma di lasciare il fratellino o la sorellina in ospedale! A volte si tratta di una e vera e propria rivoluzione familiare, in cui le priorità precedenti si modificano profondamente. Nel suo caso, per esempio, la primogenita fa “coppia” col papà provocando in lei, forse, un senso transitorio di inadeguatezza e un certo bisogno di compensare dedicandole più tempo. Quindi, prima di tutto, sarebbe opportuno ristabilire delle priorità che sarebbero alla base di un adeguato ordine familiare: per cominciare, il rapporto di coppia avrebbe la precedenza rispetto al rapporto con i figli, perché si è creato prima e costituisce il fondamento su cui si basa la famiglia. Quando la coppia funziona e i genitori si pongono al di sopra dei figli, i bambini sono sereni e possono affrontare meglio alcuni stress della vita, come appunto l’arrivo e, soprattutto, la “permanenza” di una nuova sorellina e la “prepotenza” di alcuni bambini. Si tratta di situazioni che non possono essere evitate e negate, e che la bambina dovrebbe gradualmente accettare per sentirsi meno arrabbiata con lei e più assertiva con i coetanei. Spesso si rassicurano in modo, mi permetto di dire, eccessivo, i bambini che diventeranno futuri primogeniti, con frasi del tipo: “vedrai, sarà tutto come prima”, oppure “nessuno toccherà i tuoi giocattoli”, o simili: niente di più falso. Frasi simili, anche se dette in buona fede, creano delle false aspettative nel bambino, che pensa di poter fare quello che vuole del nuovo arrivato e non capisce come mai la mamma non lo lasci in ospedale. Un bambino in “attesa” di un fratellino non sarà mai più figlio unico e questo cambia molte cose, ma nello stesso tempo permette di fare esperienze che saranno sempre negate ai figli unici. Quello che non cambierà mai sarà l’affetto che lei e suo marito provate per la bambina, un affetto che non sarà mai rimpiazzato o sostituito dalla nuova arrivata. Tanti saluti a lei e alle bambine.

(risponde la Dott.ssa Aurora Capogna)

Pubblicato in data 15/09/08

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