defecazione difficile (48585 )
Alessia, 34anni (18.2.2002)
La
mia bambina ha 3 anni e 4 mesi. Io e il papà siamo separati da
circa 1 anno. Lei è una bambina molto allegra solare spontanea
nei suoi affetti. a scuola è molto ricercatadagli altri
bambini perchè non ha comportamenti violenti..da prima
dell'estate scorsa ha ricominciato a farsi la popò sotto. Ma
non tutta insieme! riesce anche a farla 6 o 7 volte; tutte a piccoli
pezzetti. .può stare sul vasino o sul water anche per 1 ora,
giocando, ma niente. appena si alza si nasconde sotto un tavolo o
dietro le tende e la fa.Le ho proposto di rimettersi il pannolino, ma
non vuole.adora le mutandine ed io per agevolare la situazione glie
ne compro con i disegni o dei colori che più adora.Ho provato
ad usare atteggiamenti duri, morbidi, ho fatto finta di nulla.
insomma sto cercando di fare il possibile. il papà dice che
è il suo modo di esprimere il disagio per la sua situazione
familiare.Ora io vivo con un altra persona, che mia figlia adora.
anzi è stata lei a dirgli di venire a vivere con noi. la sera
non si addormenta se non prima di averlo visto.Dorme tranquilla.
Vorrei aiutarla a superare questo momento, anche perchè lei
è molto delicata di pelle e si arrossa tanto il sederino,
anche perchè a lei non interessa essere sporca. potrebbe avere
le feci attaccate al sederino anche 1 giorno intero. sono io ogni
volta che devo convincerla a farsi pulire. lei dice che sta giocando
e che non può perdere tempo. .che cosa posso fare per
aiutarla?
grazie di cuore
Gentile
sig.ra Alessia, la difficoltà da lei descritta fa pensare ad
un disturbo definito encopresi funzionale, anche se generalmente il
bambino dovrebbe avere una età di almeno 4 anni. Il
riferimento diagnostico utilizzato da buona parte degli esperti, il
Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (D.S.M.)
definisce così l'encopresi funzionale: A. Ripetuta evacuazione
di feci in posti non appropriati (per es. i vestiti o il pavimento),
sia involontaria che intenzionale.(Il disturbo può presentarsi
come incontinenza diarroica secondaria a ritenzione fecale
funzionale); B. Almeno un evento del genere per almeno sei mesi; C.
Età cronologica e mentale di almeno 4 anni; D. Non dovuta a un
disturbo fisico, come ad esempio megacolon aganglionico. Il disturbo
è di tipo secondario se è stato preceduto da un periodo
di continenza fecale di almeno un anno.
La difficoltà della bambina può essere probabilmente
legata alla situazione di separazione tra lei e suo marito, ma
dovrebbero essere valutati anche altri elementi, per una adeguata
comprensione del problema. E' difficile pensare che una situazione di
separazione dei genitori non generi alcuna reazione nei bambini anche
se sono molto piccoli, soprattutto se il legame affetivo con il
genitore era positivo. Il primo passo sarebbe comprendere se vi sono
dei fattori che favoriscono il mantenimento del problema di
encopresi, soprattutto all'interno delle relazioni interpersonali. E'
importante determinare se il problema si verifica soltanto
nell'ambiente familiare o anche in altri ambienti; se si verifica
più spesso in presenza di persone specifiche; con quale
frequenza; se si verifica in particolari situazioni emotive e quali
sono le reazioni successive all'evento encopresi; ecc.. Occorre,
quindi, condurre preventivamente una accura osservazione del
problema, per determinare tutti i fattori antecedenti e conseguenti
che rappresentano un rinforzo del comportamento inadeguato. Questa
osservazione sarà possibile mediante una scheda di
osservazione del comportamento come la seguente:
Ora e data - Situazione - Feci - Persone presenti - Stato emotivo -
Conseguenze
Descrivi brevemente cosa stava facendo e dove era
Quantità: poca, pochissima, molta.
Indica se era triste, ansiosa, arrabbiata ecc.. e con
intensità da 0 a 10
Indica brevemente cosa è successo dopo: 1. reazione dei
presenti;
2.reazioni della bimba
L'osservazione andrebbe eseguita per almeno una settimana, per
poter avere dati sufficientemente stabili e significativi. Le
informazioni raccolte permetteranno di avere un quadro della
situazione in modo da poter stabilire con precisione quale strategia
adottare. Potrebbe, per esempio, essere necessario eliminare alcune
situazioni che rappresentano dei rinforzi (ricompense piacevoli),
ricordando che anche l'attenzione in senso negativo, cioè i
rimproveri possono rappresentare un rinforzo. L'osservazione
,inoltre, potrà offrirci eventualmente anche dati sulla
presenza di orari più frequenti in cui avviene l'episodio di
encopresi e questo può essere utile per accompagnare
frequentemente (ogni 30 minuti o un'ora) in bagno la bimba in quegli
orari. E' importante evitare comunque commenti o osservazioni
negative da parte degli adulti sulle difficoltà della bimba,
così come far seguire ad ogni avvicinamento del comportamento
nel senso desiderato, sincere espressioni d'affetto e situazioni
piacevoli (rinforzi, scelti tra le situazioni che allla bambina
piacciono maggiormente). A presto.