Figlia semi-adolescente (008369)
Anna, 38 anni
Ho una figlia di 11 anni, alquanto matura, sveglia, intelligente. Ha appena
avuto le sue prime mestruazioni e non
le ha accettate di buon grado, ma apparentemente non ne fa un dramma. E' convinta
di essere ormai una ragazzina e si comporta proprio come un'adolescente vera
e propria (sbalzi di umore, tutto il giorno chiusa in camera sua, convinta di
essere grande, gli adulti non mi possono capire, ecc.).E' sempre stata molto
pudica e gelosa dei suoi più intimi sentimenti e pensieri. Il problema
è il seguente: la sua camera da letto confina con la nostra e capita
che quando io e il mio compagno
(con cui conviviamo da circa un anno e mezzo) abbiamo dei rapporti sessuali,
lei senta i rumori e mi accusa di aver fatto sesso con lui; tiene il broncio
ad entrambi, non ci da il bacio del buon giorno e dice che le fa schifo entrare
nel nostro letto. Ho anche sbirciato nel suo diario dei "pensieri negativi"
e ammette che la cosa le dia molto fastidio e la faccia piangere (anche perchè
teme che io rimanga incinta e il pensiero di avere un fratello/sorella la fa
impazzire). Io da un lato mi sento sporca e colpevole quando la guardo alla
mattina, perchè mi sento osservata con disapprovazione e disgusto; comincio
ad avere problemi a fare sesso, perchè invece di concentrarmi sull'atto,
pongo la mia attenzione al letto che scricchiola, ai rumori del mio compagno
e mi immagino mia figlia stesa nel suo letto che ascolta e magari piange in
silenzio. Ho paura che continuando così nel tempo io vada a perdere lo
slancio e l'interesse verso i rapporti sessuali. Mi chiedo se quello che prova
lei sia un rifiuto verso tutto ciò che richiama il sesso relativo al
periodo che sta passando, o è un naturale rifiuto comune a tutti i figli
all'idea che i propri genitori possano fare "delle cose del genere".
E' meglio parlarle o lasciarle tempo - considerando che tra qualche anno anche
lei ci cadrà in pieno e forse potrà capire meglio che il sesso
non è solo quella cosa schifosa che (credo fortemente) abbia visto in
televisione in qualche sua notte bianca qualche anno fa. Probabilmente le ho
trasmesso inconsapevolmente sin da quando era piccola, una forte pudicizia nei
confronti del proprio corpo e una forte riservatezza verso tutto ciò
che è intimo e
"animalesco", forse io stessa lo considero ancora una 'cosa sporca'
e pertanto mi sento colpevole e sporca quando mi guarda.
Vi ringrazio anticipatamente per una risposta, anche perchè mi piacerebbe
parlare con qualche esperto, avere uno scambio di opinioni e sentire dei consigli
su come comportarmi in questo periodo delicato della vita di mia figlia, come
quando le mamme si confidano tra di loro e si consigliano a vicenda; ma nella
struttura pubblica non trovo servizi del genere e quella privata mi pare eccessiva
perchè non esistono dei veri problemi gravi che richiedano trattamenti
con sedute. Cordialità.
Gentile signora, credo che sua figlia stia attraversando un delicato momento
legato al cambiamento e al passaggio dall'età infantile a quella adolescenziale.
Tale cambiamento reso evdiente dalla comparsa del ciclo metruale, ovviamente
non può più essere negato e sottovalutato. Attiva fantasie e preoccupazioni
circa l'età adulta e tutti i compiti evolutivi connessi alla crescita,
come tutte le crescite che si rispettano, passa attraverso una rottura, una
crisi, la famosa crisi adolescenziale credo abbia coinvolto tutti noi. Va eventualmente
cercato un dialogo con la ragazza, facendole sentire tutto il sostegno per questo
momento difficile, sottolineando che crescere non significa necessariamente
perdere delle cose, perdere la
propia parte infantile, ma al contrari aumentare , aggiungere alla porpia parte
bambina una parte adolescente e man mano una parte adulta. Rispetto alla ssessualità
dei genitori, i figli la vivono sempre come qualcosa di terribile, per numerosi
motivi, a partire dal fatto che sentono che in quel momento nella coppia non
c'è uno spazio per loro, pertanto la sessualità dei genitori è
vissuta come esclusione e tradimento. Direi che anche questo argomento va affrontato
cercando di essere realistico ma evitando di appesantire la comunicazione con
eccessive forzature se la ragazza non dovesse sentirsela di comunicare. In ultima
spiaggia laddove dovesse trovare un ostacolo potrebbe sempre consiglire ala
ragazza stessa di consultare il sito e magari proporre le stessa i quesiti in
una mail.
( risponde la dott.ssa Tiziana Liccardo )
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