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Gelosia infantle (131155)

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Renata 42

Buongiorno le scrivo perchè ormai da mesi ho un problema con uno dei miei 2 figli, il piu' grande Giorgio di 7 anni, ultimamente manifesta una gelosia morbosa nei confronti della sorella Giulia di 5, ma anche di tutti noi. Le spiego, Giorgio ha cambiato scuola quest'anno, e non riesce ad integrarsi con i nuovi compagni, da qui ne è scaturito un problema grossissimo: riuscire a stare al passo con i metodi della nuova scuola, compiti e orari. E' sempre scontroso, non vuole fare compiti, si ribella mi risponde male e, se lo sgrido o lo punisco, si ribella ancora di più! Sta anche manifestando un attaccamento morboso nei confronti di mio marito, che lavorando torna a casa alle 19, ma pretende di chiamarlo a lavoro 3 o 4 volte al giorno, gli chiede di tornare, non sopporta se mio marito fa un complimento a Giulia, (anche solo per aver preso un bel voto o qualsiasi altra cosa) e con me non vuole aver niente a che fare. Inolre ha come "paragone" sua sorella minore che è brava a scuola, ha molte amichette e non ha mai avuto, nè ci ha mai dato, problemi di sorta.Quindi da un lato si attacca a lei standole sempre vicino e volendo giocare solo con lei, non essendo ancora riuscito a farsi nuovi amici, ma dall'altro soffre enormemente nel veder quanto è brava Giulia e quanto non lo è lui, di coseguenza non vuole che le si faccia un complimento (reagisce anche tirando oggetti), non vuole che io e mio marito ci scambiamo anche solo un bacio, o addirittura che si parli tra di noi (lui entra subito nel mezzo per farsi notare e distrarci) e in più la sera va a dormire nel suo letto ma poco dopo compare nel nostro e non vuole più andarsene. Non riusciamo a imporci, perchè pensiamo che già ha dei problemi a scuola, già soffre di gelosia, e se anche gli togliamo il fatto di venire nel letto, abbiamo paura che la situazione peggiori, confermando in un certo senso,la sua presunta inferiorità. Giulia dorme nel suo letto, non dà mai problemi quindi difficilamente riceve un rimprovero (non posso mica rimproverarla senza motivo per far "felice" Giorgio, no?). Mi aiuti a capire, non so più come prenderlo, ha solo 7 anni, ma se ne avesse 15, probabilmente a ogni litigio uscirebbe di casa sbattendo la porta!! Per ora lo fa andando in camera sua, soffre enormemente e noi non sappiamo più cosa fare. Inoltre, è vero che Giulia ha un altro carattere, ma forse anche lei a lungo andare il non ricevere attenzioni per non far soffrire il fratello, la farà soffrire. Magari non lo da a vedere per non darci ulteriori pensieri, ma cosa possiamo fare? La prego mi dia un consigli.

Cara Renata, i bambini hanno bisogno di più tempo di noi per abituarsi alle situazioni nuove, ai trasferimenti, insomma ai cambiamenti in genere. Probabilmente, come dice lei dipende tutto dal cambio di scuola. Però ha parlato con le insegnanti per chiedere loro di tollerarlo un pò più del dovuto finchè non si abitua ai nuovi metodi? Non so cosa dirle in merito all'ostilità nei suoi confronti. Forse crede che sia dipeso da lei il cambio di scuola, o che lei lo trascuri a vantaggio della sorella e del papà? Comunque, per ora non credo sia il caso di consultare un esperto di persona. Piuttosto cercate di rimproverarlo meno, di fargli complimenti continui per le cose anche più banali, di tornare sempre su quanto è stato bravo il giorno prima o la settimana prima a fare o a dire quella cosa, insomma valorizzatelo di più. Non trascurate la piccola, ma quando le fate un complimento fatene uno anche a lui, magari dicendo: "Sei stata brava, proprio come Giorgio quando...". Ignoratelo quando se ne va "sbattendo la porta" anche se non la sbatte davvero (l'atteggiamento è quello) e magari prendetelo un pò in giro facendogli il verso: probabilmente dopo un pò verrà da ridere anche a lui. Quando si intromette per non farvi parlare tra voi, allora si, fategli notare chiaramente che per educazione, (e non perchè ce l'avete con lui) quando gli adulti parlano bisogna aspettare che abbiano finito per intervenire. Purtroppo non credo possiate fare di più, ma se la situazione dovesse persistere o peggiorare consultate un esperto, inizialmente senza che il bambino sia presente.

(risponde la Dott.ssa Agnese Tiziana Mago)


Pubblicato in data 11/05/09

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