identificazione nei videogiochi (48502)
Arianna, 25anni (16.2.2002)
Vorrei sapere fino a che punto i bambini e gli adolescenti si identificano nei videogiochi perché avviene quest'identificazione e qual è la differenza dell'identificazione che avveniva con i giochi di un tempo.Altrimenti vorrei avere un consiglio su qualche rivista o autore che ha trattato di quest'argomento x poterla consultare..Vi ringrazio e aspetto una vostra risposta .
Gentile Arianna, i videogiochi offrono la possibilità di entrare in contatto, in molti casi, con situazioni ben lontane dalla vita quotidiana e di intervenire su di esse. Come se si trattasse di una fiaba di cui poter indirizzare l’andamento, oltre che l’esito finale. Anche nei casi in cui ciò che viene rappresentato ricalca situazioni reali, come può accadere, ad esempio, per i simulatori di volo, i videogiochi permettono di entrare in contatto con situazioni che, probabilmente, non si sarebbe avuto modo di approcciare in altro modo. Ciò consente non solo di fare esperienze nuove e coinvolgenti, ma anche e soprattutto di mettere alla prova se stessi, cosa di cui i giovani hanno molto bisogno.
Il meccanismo di identificazione che si verifica è simile, per certi versi, a quello che si potrebbe vivere quando si assiste alla proiezione di un film, con la differenza sostanziale che, nel primo caso, sebbene nei limiti consentiti, è possibile influenzare direttamente il coso delle azioni. Sicuramente, i giochi ‘del passato’ offrivano in misura minore tale possibilità. Il dibattito su quali siano i giochi ‘migliori’ è ancora aperto e assai acceso: si è detto che i videogiochi limitino lo sviluppo della fantasia del bambino, ma se utilizzati con determinate avvertenze e, soprattutto, con dei limiti di tempo, possono offrire delle possibilità di sperimentazione di se stessi assai vantaggiosi.
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