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Masturbazione femminile (117517)

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Viola 3

Buongiorno, sono la mamma di due bimbi: Viola, nata ad agosto 2004, e Flavio, nato ad aprile 2007. La nostra situazione familiare è abbastanza serena anche se mio marito è stato fuori città per lavoro per 4 mesi (tornava solo nei week end) e di questo Viola ne ha risentito molto. Dallo scorso agosto mia figlia si strofina a tutti i pali (dell'altalena, del tavolo, dei giochi al parco) per cercare il suo piacere sessuale. Ne ho parlato con la pediatra a settembre e mi ha detto di non preoccuparmi perchè è una fase che passano tanti bambini intorno ai tre anni (e anche prima). Mi ha consigliato di distrarla con altre attività ed in effetti a casa non lo fa più tantissimo. Ieri per strada mi ha fermato la maestra e mi ha detto che per tutto il giorno Viola non ha fatto altro che strusciarsi dappertutto. Nel momento del pranzo la cosa era diventata così ingestibile e imbarazzante che ha dovuto prenderla in braccio. Come devo comportarmi? Devo agire in qualche modo o aspettare che passi? Grazie per i vostri consigli.

 E' sempre difficile per un adulto accettare come qualcosa di naturale l'espressione della sessualità infantile, specialmente quella che si evidenzia nella fase edipica. La sessualità in ambito familiare resta sempre uno dei più forti tabù, che viene spesso vissuto con ansia e sensi di colpa, anche se generalmente le manifestazioni della sessualità a livello infantile sono da considerare naturali. Scoprire le forme di attività autoerotica della figlia può essere imbarazzante, specialmente quella concentrata sulla parte genitale, eppure la tendenza a provare piacere procurato da se stessi è parte integrante della scoperta del proprio corpo ed è parte di una fase evolutiva indispensabile. Non esiste nulla di perverso o anomalo, non è una malattia da curare! La scoperta del piacere, per un bambino di tre anni, è spontanea, naturale, e non crea particolari turbamenti o traumi. In tal senso, i genitori devono agire in modo discreto, assumere un atteggiamento sereno, rispettare la segretezza, senza intromettersi con un atteggiamento repressivo. Quando crea forti tensioni nell'ambiente, si può affrontare la situazione dialogando in modo del tutto pacato, cercando di tranquillizzare, senza preoccupazioni o ansie fuorvianti, tentando di riportare i comportamenti ad un contesto più privato, intimo, e non davanti agli altri. Principalmente, occorre confidare nella maturazione che più avanti ci sarà sicuramente, perchè la maturazione della sessualità procede lungo un suo cammino naturale.

(risponde il Dott. Renato Vignati)

Pubblicato in data 11/07/08

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