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Daniela, 35anni (19.2.2002)

Ho iniziato il percorso per poter prendere in affidamento un bambino.io sono gia mamma ho una figlia di sedici anni e sono felicemente sposata.Dopo una lunga attesa "finalmente"ci hanno convocati per conoscere la bambina che potremo ospitare.Nelle mura di casa o comunque nel mio mondo sono sicura che tutto andra' per il meglio pero' sono un po' preoccupata per il primo approccio, tra l'altro questa bembina che ha sette anni ha gia vissuto un esperienza di affido e le cose non sono andate molto bene. che le diro' la prima volta che la vedo ??e indicato che le porti un piccolo dono?? magari un libro di favole o animaletti?? Dato che le cose con l'altra famiglia non sono andate bene ci terrei molto che il primo approccio fosse positivo per lei.non vorrei spaventarla anche se penso che lo sara' in ogni caso..la piccola ha sette anni frequenta le elementari con poco profitto viene dall' estero ed e qui in italia da pochi anniVi ringrazio anticipatamente e spero proprio in una vostra rapida risposta perche' non ho molto tempo prima di incontrarla.DANIELA

Ciao, Daniela l'esperienza che stai per vivere con l'affido sarà sicuramente un momento estremamente significativo per te e per la tua famiglia ma è anche un tipo di situazione molto delicata e difficile. La bambina che verrà a stare con voi si trova a dover fronteggiare una situazione completamente nuova avendo alle spalle già esperienze fallimentari e quindi di grande sofferenza. Non è un compito semplice accoglierla e ritengo che l'atteggiamento migliore sia quello di porsi nei suoi confronti in modo aperto e protettivo ma facendo attenzione a non "invadere" lo spazio psicologico di una bambina che a sette anni probabilmente, se si trova in questa situazione, ha già dovuto sopportare molto dalla vita e, quindi, è naturale che abbia un suo modo di difendersi.
Credo che portarle un dono possa essere un gesto utile a dimostrare la vostra disponibilità nei suoi confronti, ma quando la fiducia dei bambini rispetto agli adulti è messa così fortemente alla prova come in situazioni di questo tipo (anche se non mi hai raccontato la storia della piccola mi sembra intuibile che non deve essere stato troppo felice se è già al secondo affido!), recuperarla è un passaggio estremamente difficile che richiede una infinita pazienza e il rispetto assoluto per la sua storia, la sua sofferenza e anche per la sua eventuale reticenza a stabilire nuovi legami. Credo sia importante non avere aspettative salvifiche nei confronti di questi bambini ma proporsi innanzitutto come interlocutori attenti e disponibili, avendo la pazienza di aspettare i loro tempi e di accettare il loro modo di abituarsi al cambiamento. Non ritengo che tu debba dirle qualcosa di specifico, cerca di essere spontanea cercando il più possibile di mantenerti coerente con le posizioni che assumi così che lei possa decifrare chiaramente i comportamenti e le azioni di chi la circonda in questa nuova fase della sua vita.
Vi faccio i miei migliori auguri e complimenti per aver scelto di fare una cosa tanto difficile.

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