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Paura (130303)

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Anonimo 4

Buongiorno, siamo genitori di un bimbo di 4 anni. Qualche settimana fa guardando la televione è andato in onda un film/documentario in cui si parlava dei presunti avvistamenti dell"uomo-falena" negli Stati Uniti dagli anni '60 in poi. Il filmato mandato in onda nn ha mai fatto vedere nulla che potesse essere associato a tale "creatura" ma ha solo ricostruito quello che presumibilmente poteva essere successo a quelle persone che hanno sostenuto di aver visto qualcosa. Mio figlio tuttavia, pur chiedendomi: "Mamma che stanno dicendo?", e pur cercando io di rappresentargli nella maniera più semplice e divertente l'argomento, ha registrato ogni dettaglio del racconto. Da quella sera ha paura di restare da solo, appena si accorge di essere solo in una qualsiasi stanza della casa inizia a chiamare terrorizzato, non vuole più dormire nel suo letto. Un giorno abbiamo cercato di farci dire che cosa lo sta spaventando così tanto e, dopo tanto insistere ci ha confidato di avere paura "dell'uccello dagli occhi rossi" (descrizione data dell'uomo-falena nel servizio andato in onda). Abbiamo cercato di tranquillizarlo in ogni modo, ma non abbiamo ottenuto alcun risultato. Cosa dobbiamo fare? Come dobbiamo comportarci e, soprattutto come lo aiutiamo a superare questa paura? Grazie dell'attenzione che vorrete dedicarci.

Continuare a rassicurare, con il dialogo e la presenza, è sempre un ottimo modo di intervenire, anche perchè in tal senso si rafforza la relazione che può dare maggiore fiducia in se stessi. Sentirsi compresi, accettati, nel momento peggiore in cui si vive una paura, può aiutare a trovare la via di uscita dalla situazione difficile che si è prodotta. Parlare dell'uccello "dagli occhi rossi" serve a sdrammatizzare e a far capire che i genitori sono più forti. E' importante il vostro atteggiamento, di rassicurazione e serenità, quando lo aiutate a parlare di quello che sta provando. Dovreste trasmettere anche fiducia nelle sue capacità di superare ogni stato d'animo negativo. E' sicuramente una paura destinata ad estinguersi, progressivamente.

(risponde il Dott. Renato Vignati)

Pubblicato in data 23/04/09
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