Psicologia infantile (077007)
Laura , 34 anni
Egrgio dottore, sono una
mamma preoccupata per la propia figlia di sette anni, questa estate ci siamo
trasferiti nel mio paese d'origine, spostandoci di soli 25 Km, e naturalmente
mia figlia ha dovuto cambiare scuola, questo cambiamento ha messo in crisi la
bambina, prechè il metodo di insegnamento è completamente diverso
dal precedente, ed in particolare una delle insegnanti è molto rigida,
la bambina viene sgridata in continuazione sin dal primo giorno di scuola, a
detta della bambina anche perchè non sapeva come scrivere nel quaderno
a righe che nono era utilizzato nell'altra scuola, la bambina soffre di mal
di pancia e di mal di testa molto forti, che iniziano di solito verso le 6 del
mattino e si protraggono per tutta la mattinata e il pomeriggio fino all'uscita
della scuola, io non so più come comportarmi, ho provato a darle tachipirina
per il dolore ma essendo un disturbo a livello somatico non funziona, ho provato
a spaventarla dicendogli che visto che aveva sempre mal di pancia il dottore
la voleva ricoverare, la cosa ha funzionalto per il mal di pancia ma non per
il mal di testa, quando penso che si sia calmata mi richiamano di nuovo dalla
scuola per andarla a prendere, non posso rifiutarmi di andare, ma neanche continuare
a farle perdere giorni di scuola, rischiando di lasciarla indietro, prchè
oltre tutto la maestra dice che se i suoi alunni rimangono indietro lei non
li aiuta, la bambina l'anno scorso era una delle prime della sua classe, mentre
quest'anno a stento raggiunge la sufficenza, io ho provato anche ad interpellare
le maestre chiedendo un p'ò di pazienza e di dolcezza, visto che la bambina
è molto sensibile e ci tiene tantissimo ad essere elogiata, impegnandosi
al massimo per fare bene. Vi prego aiutatemi come mi devo comportare?
Gentile signora, dalle
notizie che fornisce nella lettera, sembra che la bambina stia cercando tutti
i modi possibili per segnalare unn suo disagio. Immagino qunato sia stato difficile
per lei il cambio della scuola, il confronto con nuovi ambienti, nuove richieste,
nuove relazioni, ecc. Come lei stessa ha notato e segnalato, la bambina sta
manifestando dei chiri segni di origine psicosomatica, le soluzioni individuate
ovviamente non sono risolutive, ma tut'altro, non fanno altro che aumentare
il suo disagio poichè fino ad ora sembra evidente, stando alle sue comunicazioni,
che si è intervenuti per ridurre il segnale ma non la causa dei suoi
disturbi. Le cvonsiglio di rivolgersi ad un consultorio o alla ASL e chiedere
una consulenza con uno psicolgo esperto di psicologia infantile, mi sembra evidente
che la bambina stia chiedendo aiuto a modo suo e con i mezzi di cui dispone.
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