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Psicologia infantile (125203)

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Maria 35

Sono madre di due bambine di 7 (Simona) e 3 anni (Annalisa). Vi scrivo in merito ai problemi che ci da Simona. Dopo la nascita della sorella, avvenuta pochi mesi dopo la morte di mia madre con la quale Simona era legatissima, ha cominciato ad essere particolarmente capricciosa. Nel corso degli anni la situazione è peggiorata: la gelosia che dimostra è a volte morbosa, la capacità di socializzare si sta sempre più minimizzando, l' aggressività verbale nei confronti delle persone a lei più vicine aumenta ed esplode senza ritegno. I problemi maggiori li ha con me che non tollero i suoi comportamenti e mi dispiace dirlo a volte non tollero neanche lei. Simona alterna momenti in cui è la bambina comprensiva, intelligente, brillante a momenti in cui diventa intrattabile, scontrosa, negativa. A volte vedendola sembra che porti il peso del mondo sulle spalle, è adirata con tutti. Se si fa ciò che lei decide bene, altrimenti si scatena l' inferno. I suoi risultati scolastici (ha frequentato la prima elementare) sono stati eccellenti in tutti gli ambiti disciplinari tranne che in motoria. Per quasi tutto l'anno scolastico si è rifiutata di svolgere gli esercizi. Se le si domanda il motivo lei risponde che ha paura di fare errori e di essere giudicata e derisa. Inoltre tutte le mattine all' ingresso a scuola scoppiava in un pianto disperato. Le insegnanti, inizialmente preoccupate, mi hanno assicurato che poi la "disperazione" terminava all' ingresso in aula. Simona è considerata dalle docenti brillante e intelligentissima; ha imparato a leggere velocemente e nella logica matematica si è rivelata a volte geniale. Altro problema sono le feste di compleanno dove ci sono gli animatori. La bambina si rifiuta di interagire con loro e con gli amichetti. Anche nel gioco le regole le deve decidere lei; lo fa con le amichette, lo fa con la sorella. A volte per questi comportamenti che assume si isola, non la isolano gli altri che anzi la cercano, ma lo fa lei spontaneamente. Questa è mia figlia, come comportarci? Vorremmo farle praticare uno sport ma lei si rifiuta, passa il tempo libero prevalentemente per conto suo a leggere, giocare o a ciucciarsi il dito, che è una cosa che mi manda letteralmente in bestia. Come potremmo aiutarla a essere meno aggressiva e più sociovole, in una parola più bambina? Grazie

Buongiorno Maria, sicuramente lei sta descrivendo una bambina molto intelligente e notevolmente precoce. Capisco le difficoltà di gestione di questa famiglia. Simona dalla sua descrizione pare aver sviluppato un senso di responsabilità molto accentuato come se fosse responsabile di ogni sua azione o gesto, ma la cosa più interessante che dietro ad ogni suo comportamento c’è la possibilità di un giudizio piuttosto critico. Non si espone perché teme il giudizio, teme di non essere all’altezza di. Sarebbe interessante comprendere che tipo di madre lei è quando si rivolge a Simona e come il padre è inserito in queste dinamiche. Non critichi sua figlia, se lo fa, ne sia troppo dura e rigida mi sembra di percepire che Simona abbia un gran bisogno di comprensione e accettazione. Interessante è la questione del dito che si succhia ancora. Solitamente dovrebbe essere un comportamento legato all’infanzia, una modalità assunta per calmarsi (auto calmarsi), penso che Simona stia vivendo questa spaccatura. Da una parte una bambina che deve crescere ed essere sempre brillante per la sua famiglia, insegnanti ecc. e dall’altra parte una bambina che ha ancora voglia di succhiarsi il dito. Molte volte noi genitori tendiamo a responsabilizzare molto i nostri figli in età precoce, o l’assenza di questa nonna per tutti dolorosa, ha fatto scatenare in Simona comportamenti ancora pochi integrati (es. essere una bambina grande e responsabile) in una struttura non ancora in grado di assimilare schemi così maturi. Il primo passo verso i nostri figli deve essere quello di accettazione per come sono e niente più e anche quegli atteggiamenti che lei può provare nei confronti di sua filgia li accolga perché anche lei non potrà essere una mamma perfetta.

(risponde la Dott.ssa Mara Micheli)

Pubblicato in data 24/10/08

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