psicologia infantile (43260)
STIAMO RIPROVANDO A VIVERE INSIEME.LEI DICE DI ESSERE ANCORA INNAMORATISSIMA DI ME,IO INVECE NON CREDO DI AMARLA.LA MIA DOMANDA E' LA SEGUENTE:E' GIUSTO CHE MIA FIGLIA VIVA CON NOI INSIEME,PROBABILMENTE SOLO PER QUALCHE MESE?E' GIUSTO CHE LEI SI ABITUI A VIVERE CON IL PADRE E LA MADRE,QUANDO QUASI CERTAMENTE DOVRA' RITORNARE IN ITALIA E VIVERE SENZA DI ME,MAGARI VEDENDOMI UNA VOLTA AL MESE?QUALI SARANNO LE CONSEGUENZE DI QUESTO TIPO DI COMPORTAMENTO? SAREBE FORSE + GIUSTO CHE ANDASSERO VIA IMMEDIATAMENTE?
C'E' DA DIRE CHE INOLTRE CHE IL CONCEPIMENTO DI MIA FIGLIA E' AVVENUTO UN MESE DOPO LA MORTE PREMATURA DI MIO PADRE STRONCATO DA UN CANCRO A 59 ANNI DOPO NOVE MESI DI BATTAGLIA.INOLTRE IO HO TENUTO SEGRETA LA MIA STORIA CON L'ALTRA RAGAZZA PER TUTTO IL TEMPO FIN QUANDO NON L'HANNO SCOPERTO E HO ATTIRATO SU DI ME LE IRE DELLA MIA FAMIGLIA E DI QUELLA DELLA MADRE DI MIA FIGLIA.SPERO DI ESSERE STATO CHIARO.. VI RINGRAZIO E SPERO DI AVERE UNA RISPOSTA CHE MI POSSA AIUTARE A DECIDERE IL DA FARSI... MOLTE GRAZIE.
Purtroppo
non c'è una risposta semplice e chiara che le possa indicare
la strada. In generale possiamo dire che i figli hanno bisogno di
entrambe le figure genitoriali, di un ambiente fisico e psicologico
stabile, di rispetto e di un clima familiare sereno.
Ma diciamo anche che per molti bambini è preferibile avere
genitori separati che non essere costretti ad assistere ai loro
quotidiani e violenti litigi. Come vede mettere al mondo un figlio
non equivale a diventare genitori, infatti, come la sua storia
dimostra, già il concepimento può mettere a rischio il
legame di coppia, perché i partner non sanno o non possono
creare, per svariati motivi, uno spazio mentale che accolga una terza
persona. In altre parole si crea una frattura che impedisce alla
coppia di affrontare e superare la fase di passaggio da questo
compito evolutivo ad un altro che è quello appunto di
diventare famiglia.
Le sue responsabilità paterne devono però fare anche i
conti sia con la sua idea di paternità sia con la situazione
che sta vivendo con la madre di sua figlia e, credo che il problema
debba essere analizzato da più punti di vista, anche quello
giuridico. Tuttavia se un amore può finire o non incominciare
affatto, la genitorialità inizia con il concepimento (a volte
anche prima) e non finisce mai, si è genitore per sempre anche
se in modo diverso nel corso della vita. Le modalità con cui
esercitare questa funzione dovrà deciderle lei con la mamma
della bambina o altrimenti il tribunale dei minori.
Credo sia utile richiedere la consulenza di un esperto in mediazione
familiare il quale potrà aiutarvi a chiarire i numerosi
fattori che influenzano una scelta di questo tipo. Infine
potrà trovare ulteriori spunti di riflessione in alcuni
articoli presenti nella sezione di psicologia infantile di questo
Sito.