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Separazione (119504)

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Marco 43

Buongiorno mi chiamo Marco, ho 43 anni. Io e mia moglie abbiamo due bimbi piccoli di tre anni, abbiamo deciso di separarci e vorremmo creare meno traumi possibili ai nostri figli. La domanda è: quale età è più consigliata per iniziare la nostra separazione per il bene dei nostri figli? E' vero che non ci si dovrebbe mai lasciare, ma è anche vero che se fatto, va preso in considerazione il bene dei bimbi e la loro salute.

Caro Marco, sicuramente il bene dei bambini va sempre preso in considerazione. Ciò che bisogna stabilire è cosa si intende con questo “bene”, o, in altre parole, dove finisce il vostro bene di coppia e dove inizia quello dei vostri figli. Prima di tutto, sarebbe bene (scusate il continuo gioco di parole!) chiarire a voi stessi i “reali” motivi della separazione, recuperando, in ogni caso, anche i momenti belli e i ricordi piacevoli del vostro rapporto, in modo che ciascuno porti con sé dell’altro o dell’altra le parti migliori, da trasmettere anche ai bambini. Sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta di coppia o ad un mediatore familiare che vi offra l’opportunità di una vita migliore, sia che decidiate di separarvi sia che scegliate di restare insieme. Per quanto riguarda la domanda “quale età è più consigliata per iniziare la nostra separazione” non le posso dare una risposta più rassicurante dell’altra. Ogni età ha i suoi pro e i suoi contro nel comprendere e nell’accettare una separazione fra i genitori. Spesso si tende a pensare che più i bambini sono piccoli, meno capiscono e che, quindi, meno soffrano. In realtà non è proprio così, anche i bambini piccoli soffrono, solo che, a differenza di quelli più grandi, sono sprovvisti di un’adeguata capacità di elaborazione. Ciò rende conto delle frequenti manifestazioni “somatiche” della sofferenza, come mal di testa, vomito, inappetenza, ecc. Bisogna premettere che ogni bambino, nel corso del suo sviluppo, attraversa normalmente delle “crisi” evolutive, a prescindere dall’ambiente familiare in cui cresce, ma tali crisi possono essere prolungate in caso di forti contrasti e conflitti familiari, sia nel caso di genitori non separati che di genitori legalmente separati. Il peggior trauma per un bambino è l’incapacità del genitore di affrontare le proprie verità, scaricandole sui figli. Ci sono casi in cui una coppia “consapevolmente” separata è decisamente meno traumatica di una coppia “inconsapevolmente” unita. Attraverso una maggiore consapevolezza dei vostri problemi personali, di coppia ed, eventualmente, con i vostri figli, avrete la forza di reggere le vostre “verità”, di guardarvi chiaramente riflessi in uno specchio e di prendere la giusta decisione. Affettuosi saluti a voi e ai vostri bambini.

(risponde la Dott.ssa Aurora Capogna)

Pubblicato in data 09/07/08

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