Trattenere le feci (53111)
Sono la mamma di due bambini, Leonardo che compirà 5 anni a Novembre,
e Vittorio di 18 mesi. Il problema che abbiamo da sempre con Leonardo è
il suo trattenere le feci fino al limite e quindi a scaricarsi nelle mutandine.
Il problema c'è sempre stato ma, all'inizio, non ci preoccupavamo dato
che era ancora piccolo. Per essere precisa cerco di elencare i comportamenti
tenuti dal piccolo e dalla famiglia:
1) Non sembra avere
problemi fisici nel senso che non manifesta dolore durante la defecazione e
le feci hanno sempre consistenza normale;
2) La famiglia è serena, io e mio marito lavoriamo insieme e andiamo
d'accordo; il rapporto del bimbo con me è di forte attaccamento ma sta
volentieri con il papà che lo coinvolge in attività da "uomo"
tipo portarlo in barca a vela, a lavare la macchina e a suonare con il suo gruppo
di amici.
3) Il problema non si è presentato con la nascita del fratellino perchè
Leonardo, che allora aveva 3 anni e 1/2 manifestava questo disagio già
in precedenza;
4) Abbiamo provato di tutto, dai premi quando la faceva nel gabinetto ai blandi
castighi quando si sporcava;
5) L'asilo ha dato qualche problema il primo anno. Adesso non va sempre volentieri
ma quando è lì si diverte e la maestre mi dicono che è
un bambino tranquillo e che lavora con impegno anche se è molto riservato.
6) Dopo l'asilo sta con le nonne. Ha una spiccata preferenza per una di loro
(mia madre) e qualche volta dice di non voler andare con l'altra. Secondo me
è il modo delle nonne di rapportarsi con lui a fargli preferire una piuttosto
che l'altra (mia madre è più affettuosa, coccolona e giocherellona
mentre mia suocera è più pratica e tende a "badare"
ai bambini piuttosto che a giocare con loro). E' comunque affettuosa anche se
in modo diverso.
7) A volte i fratellini vanno uno con una nonna e l'altro con l'altra per fare
in modo che Leonardo che è più grande possa fare attività
più adatte a lui; in questo caso chiede dov'è il fratello e perchè
è con l'altra nonna.
8) Il rapporto con il fratellino è ambivalente: si passa da momenti di
gelosia ad altri di eccessiva affettuosità. Tra l'altro il piccolo ha
un carattere molto indipendente e non sopporta che il fratello lo abbracci e
lo baci.
9) Quest'estate abbiamo avuto un periodo in cui Leonardo annunciava di dover
fare la cacca e partiva verso il bagno dove si scaricava tranquillamente. Poi
tutto è cambiato ma in famiglia o a scuola non è successo niente.
10) Ultimamente è mancata la bisnonna e da allora chiede informazioni
sulla morte alle quali noi rispondiamo nel modo più tranquillo e sereno,
cercando di fargli capire che è una cosa naturale. Non manifesta ansia
ma solo curiosità.
11) Mi vergogno ad ammettere che ogni tanto questo suo comportamento mi ha causato
talmente dispiacere da avere atteggiamenti di rabbia e delusione nei suoi confronti:
adesso cerco di controllarmi e di rapportarmi con lui il più serenamente
possibile.
12) Dopo aver consultato le maestre e il nostro pediatra abbiamo deciso di portarlo
da uno psicologo infantile. Un altr'anno comincerà la scuola e vogliamo
risolvere il problema. Intanto scrivo a voi per avere un consiglio sul comportamento
corretto da tenere.
Scusate se mi sono dilungata e grazie per la vostra disponibilità.
Gentile signora,
nei comportamenti di questo genere è necessario osservare attentamente
quali sono i fattori e gli eventi che precedono e seguono l'evento defecazione.
E' molto importante il comportamento degli adulti di fronte a questi comportamenti,
anche perchè spesso è proprio l'attenzione a mantenere inalterato
il problema. Nel senso che anche il fatto di mostrarsi arrabbiati o punire è
attenzione, anche se espressa in senso negativo. Naturalmente, dato che il bambino
trascorre il suo tempo anche con altri adulti (nonne ed maestre) è impotante
coinvolgere anche loro in un eventuale trattamento, in modo da avere una modalità
unica di affrontare il problema.
Sarebbe inoltre utile sapere se questo comportamento si presenta con maggiore
frequenza in alcuni ambienti o con alcune persone e se anche all'asilo manifesta
lo stesso comportamento (perdita di feci) ed eventualmente qual'è la
reazione delle maestre e dei compagni.
Talvolta potrebbe sembrare di avere tutte le informazioni necessarie per inquadrare
il problema, ma in realtà soltanto una osservazione accurata ci permette
di avere un quadro preciso ed oggettivo della situazione.
Soltanto conoscendo tutti gli elementi del problema è possibile modificare
i comportamenti inadeguati. In questo senso le consiglio di osservare il comportamento
della perdita di feci per circa una settimana, aiutandosi con la seguente semplice
scheda di osservazione.
Il comportamento andrebbe rilevato ogni volta che si presenta.
Scheda di osservazione
DATA
Con chi era, dove, cosa stava facendo
--- Comportamento inadeguato (perdita di feci) Poco/Molto
--- Emozioni manifestate (Ansia/Paura/Gioia/Tristezza ecc.)
-- Cosa ha detto e fatto
-- Cosa è successo intorno a lui
cosa hanno detto e fatto gli altri
intensità 0-10