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Tutela dei minori (51042)

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Armis, 43 anni,29.06.02

Io e mia moglie ci conosciamo felicemente da 25 anni ma in questi ultimi due o tre stiamo vivendo in un clima d'inferno (e magari di questo vi chiederò consigli in un altro momento) come seguito di un suo momento depressivo... Quello di cui mi preme parlarVi adesso è un argomento che non so quanto mi turbi, poichè di per sè è molto grave ma nello stesso tempo mi pare assurdo ed impossibile; il clima pesante di cui parlavo più avanti, misto ad uno stato di disperazione per questo momento impensabile per una coppia quale eravamo, ha generato stati di tensione che si sono espressi molto spesso con urla, ultimamente si è arrivati alle mani (un paio di volte anche davanti casa), ma di fondo c'è la voglia di ricreare il vecchio equilibrio, non di buttare via la famiglia e la situazione è sotto controllo anche di uno psicoterapeuta che dovrebbe (?) aiutarci. La nostra famiglia è composta anche da due splendide figlie, una di 14 anni ed una di 4 e mezzo, che purtroppo vivono questa "momentanea" realtà. Vengo al dunque: questa settimana ci è arrivato un avviso dalla Procura della nostra Provincia, per conto del Tribunale dei minori, e siamo stati interrogati da un'assistente sociale che relazionerà al Procuratore; come indicatoci abbiamo risposto sinceramente a tutte le sue domande.... Sembra che questo possa essere l'inizio di una procedura (se non finisce qui) che potrebbe portare a toglierci le figliole (!?). Questa cosa mi sembra talmente assurda che possa avvenire con questa facilità: COME FUNZIONA? COSA STA REALMENTE SUCCEDENDO? Capisco che il Tribunale si interessi dell'incolumità psicofisica delle nostre figlie, ma chi può preoccuparsene più di noi? Viviamo per queste due figlie; la figlia maggiore ha conosciuto momenti più felici (che tutti speriamo ritornino), e quella piccola nonostante tutto è tranquilla e giustamente affezionata a noi; a scuola vanno molto bene, e tutte le insegnanti possono testimoniarlo.... UN PROVVEDIMENTO DI QUESTO GENERE NON GIOVEREBBE A NESSUNO: SAREBBE TOGLIERE A QUESTE FIGLIOLE L'AFFETTO DEI PROPRI GENITORI, SAREBBE UN DRAMMA ANCORA PIU' GRANDE, SAREBBE TOGLIERE AI GENITORI IL DESIDERIO DI CRESCERE I PROPRI FIGLI.... e tanto altro ancora: le parole non possono esprimere quello che si può provare (qualche volta penso pure che se accadesse potrei pure buttarmi sotto un treno, perchè non avrebbe più significato nulla; il nostro problema non sarebbe risolto e per di più ne avremmo creato uno "incredibile" alle nostre figlie.... Non siamo davanti al caso dei genitori pazzi che spengono mozziconi di sigarette sulla pelle dei propri figli.... Cosa potete rispondermi? Come funziona di solito? Cosa stiamo rischiando? Non so se sono stato abbastanza esauriente, ma RISPONDETEMI, VI PREGO!! Grazie infinite!!

Gentile sig. Armis, capisco che per i genitori questo è un momento d' indescrivibile sconforto e che mai avreste voluto danneggiare in alcun modo i vostri figli. Quella che mi ha descritto, però, è la frequente prassi del Tribunale dei Minori, che come lei ha sottolineato ha la funzione di salvaguardare il benessere psicofisico dei bambni e ragazzi. D'altra parte, però, non è assolutamente automatico che ciò possa portare ad un provvedimento di allontanamento, che in genere avviene in casi estremi. Poi da quanto mi riferisce avete già deciso di affrontare la vostra situazione chiedendo aiuto da uno psicoterapeuta, che sicuramente potrà offrirvi un aiuto e suggerimenti per affrontare meglio la delicata situazione. E' ovvio che provvedimenti di questo genere, per via dell'impatto emotivo che generano su tutti i membri della famiglia e soprattutto sui figli devono essere sempre ben vagliati e valutati. Per questo i Tribunali si avvalgono di esperti psicologi, psichiatri ed assistenti sociali che collaborano al fine di analizzare adaguatamente le situazioni ed offrire il loro apporto tecnico. Però, analizzando bene la sua richiesta mi sembra che vi sia anche la necessità di farsi consigliare da un legale esperto di diritto di famiglia. A presto.

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