Pubblicità

attacchi ossessivi (48598)

0
condivisioni

on . Postato in Ossessioni e Fobie | Letto 444 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Luca,19anni (18.2.2002)

Mio figlio, 19 anni iscritto alla facoltà di ingegneria a Bologna con ottimi risultati, ultimamente asserisce di essere assillato dalla necessità di ripetere una frase casuale un determinato numero di volte; se la cosa tempo addietro lo lasciava indifferente negli ultimi tempi sta diventanto bloccante rispetto alle noormali attività.Preciso che mentre prima faceva sport ed evidenziava molto entusiasmo, ora sembra affrontare tutto con ansia e paura.
Preciso ancora che fino a questo momento il ragazzo è sempre apparso molto sicuro di sè;l'anno scorso si è lasciato con la ragazza con la quale aveva vissuto un'esperienza di questo tipo:Avendo il timore dche lei fosse incinta il ragazzo (a 16 anni) si autopuniva per auspicare che le cose andavano bene : Le autopunizioni consistevano nel fare cose che richiedevano sforzi fisici o nel privarsi di cose piacevoli.Ora lui dice che se non ripete le cose tante volte teme che in futuro gli possa accadere qualcosa di negativo.Può trattarsi di qualche malattia a livello neurologico?o si tratta di depressione?Quali possono essere gli atteggiamenti giusti per aiutarlo?
Grazie per la cortese risposta che vorrete inviare.

Carissimo, credo che Luca stia ripetendo dei rituali ossessivi che gli servono per controllare la realtà e rassicurarsi. Di certo l'esperienza che hai citato l'ha traumatizzato e sta cercando a suo modo di tenere sotto controllo delle emozioni troppo difficili da gestire coscientemente. E' come quando da bambini riusciamo a calmarci solo se abbracciamo il nostro orsacchiotto preferito. Non è di sicuro una malattia neurologica, nè credo che sia una depressione, ma piuttosto sono sintomi ossessivi con cui il ragazzo sta dimostrando un disagio interiore e psicologico legato a vissuti che non sa affrontare direttamente e con chiarezza. Io ti consiglierei di portarlo da uno psicoterapeuta in modo che si apra e sblocchi il "magone" che di sicuro si sta portando dentro per quel che è successo e di cui si sente responsabile. Se lui ripete sempre lo stesso gesto o la stessa frase, per lui la realtà diventa sicura e tranquillizzante, sempre la stessa. Un atteggiamento giusto non sta nel cercare di farlo smettere, ma piuttosto di stargli vicino emotivamente, cercando di farlo parlare delle sue emozioni, delle sue sensazioni, dei suoi sentimenti. E' importante che trovi qualcuno con cui aprirsi e che non sia giudicante e si dimostri disponibile e aperto. Se lui si sta condannando e punendo per qualcosa, bisogna che gli altri non lo facciano rincarando la dose.

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Ritieni che la tua alimentazione possa influenzare il tuo umore?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

NPS (New Psychoactive Substanc…

Le nuove sostanze stupefacenti sono un fenomeno allarmante per la salute pubblica.  Il termine NPS, acronimo di “New Psychoactive Substances”, è stato pro...

Agorafobia

Il termine agorafobia viene dal greco e letteralmente significa: "paura degli spazi aperti”. Le persone che ne soffrono temono perciò lo spazio esterno, vissuto...

La sindrome di Alice nel Paese…

Disturbo neurologico  che colpisce la percezione visiva, associato a  emicrania, crisi epilettiche o sostanze stupefacenti. La sindrome di Alice nel ...

News Letters

0
condivisioni