Depressione e isolamento post-gastrointerite (121609)
Marco 20
Richiedo gentilmente la risposta di un esperto per quanto riguarda la mia situazione attuale. Da 3 o 4 mesi soffro di sintomi che non so come chiamarli, ho passato a marzo una gastrointerite fastidiosa; sono uno studente che frequento i posti pubblici e l'ospedale per il tirocinio quindi mi sono totalmente "allontanato" da tutto, dall'università, tirocinio etc. Non ho voglia di fare niente, appena cerco di fare qualcosa e di dare delle dritte alla mia vita le cose mi vanno storte, il fastidio dei gas si accentua di più nei posti chiusi, pullman, supermarket o palestre. I medici mi dicono che non sono malato ma io mi sento malato, e penso che questa situazione rimarrà per sempre. Non studio più, non ho più nessun motivo per mandare avanti la mia vita, aiutatemi.
Caro Marco, da quello che dici riguardo ai tuoi disturbi, al modo in cui si manifestano e al tipo di attività che ti rendono difficile affrontare, potrebbe trattarsi di fobia sociale. In pratica, per ragioni che solo un consulto terapeutico può chiarire, le situazioni sociali ti procurano una tale ansia per evitare la quale rifuggi dai tuoi impegni e dai tuoi svaghi. I disturbi fisici che lamenti hanno, in questa situazione, un ruolo funzionale, nel senso che ti offrono un valido motivo di fuga; ma sono un sintomo di un disagio e come tali li dovresti affrontare. Marco, è una fase di passaggio molto delicata quella che stai vivendo. Non è facile assumersi tanti impegni, responsabilità ed oneri, e spesso gli eventi esterni sembrano così complicati da non poter essere affrontati in modo positivo. Ti consiglio di rivolgerti ad un terapeuta per evitare che questa chiusura in te stesso diventi più profonda. Affrontare con un professionista competente (puoi chiedere consiglio al tuo medico di base o cercare sul sito psicologi-italiani.it) le tue ansie e le tue paure, ti permetterà di trovare strategie più adeguate di comportamento, facendo emergere le tue risorse per affrontare la vita in modo più positivo. Ti faccio i miei auguri più sinceri.
(risponde la Dott.ssa Maria Rosaria D'Inverno)
Pubblicato in data 05/07/08
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