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Depressione, ipocondria o malattia "vera"? (105434)

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on . Postato in Ossessioni e Fobie | Letto 936 volte

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Lele 29

Salve, espongo il mio problema: non so cosa mi stia succedendo, se sono depresso, se sto diventando ipocondriaco o se ho davvero una patologia grave. Credo di sapere quale sia l'origine di questo mio momento di insicurezza sul mio corpo e sulla mia salute. Circa 10 anni fa, nell'estate del 1996, ho avuto un rapporto orale protetto con una persona potenzialmente a rischio. Subito dopo averlo fatto, mi son sentito tremendamente in colpa e ho iniziato a preoccuparmi per le eventuali conseguenze. Documentandomi su Internet ho avuto solo pareri tranquillizzanti vista la tipologia del rapporto.Tutte le risposte erano di non preoccuparmi in quanto non avevo corso il minimo rischio. A distanza di qualche tempo (sicuramente molto ma molto di più della durata del periodo finestra) ho voluto togliermi comunque un peso e ho deciso di fare il test, che ha dato esito negativo. Da allora non ho più avuto comportamenti a rischio. Non ci ho più pensato e la mia vita è trascorsa normalmente. Da gennaio di quest'anno la mia vita è diventata un incubo. Durante una partita di calcetto mi son sentito poco bene al punto da mollare tutto e tornare casa. Devo dire che era nella fase conclusiva un fastidioso raffreddore caratterizzato da intensa produzione di muco. Mi sentivo stringere la gola (avevo un dolce vita a collo alto) e probabilmente i muchi hanno avuto il loro ruolo. Son passati mesi e questi muchi tra alti e bassi non mi hanno mai abbandonato, al punto che a maggio ho deciso di farmi visitare da un otorino, il quale ha riscontrato un'infiammazione della faringe e ha ritenuto quelli che io pensavo fossero muchi solo saliva, prodotta in eccesso come difesa ad un reflusso gastroesofageo. Mi ha dato una cura di 1 mese che sta quasi per completarsi, ma i muchi, seppur in modo minore, son sempre presenti. Nel corso di questi mesi sono dimagrito all'incirca di 5 kg, e mi so sempre sentito stanco, spossato, pieno di dolori ecc. Insomma, non in salute come dovrebbe essere un ragazzo di 29anni. E' ripiombata in me l'ansia e la paura che a distanza di 10 anni si stessero manifestando dei sintomi compatibili con quelli di quella terribile malattia. Ho fatto analisi di tutti i tipi: analisi del sangue "classiche",analisi per la tiroide, per l'epatite. Tutto negativo. Il medico curante (che non è al corrente della mia paura riguardo i sintomi) è arrivato alla conclusione che i miei malesseri dipendono dalla mia eccessiva ansia e mi ha consigliato una psicoterapia. Sono diventato una barzelletta, perchè continuo a sostenere di non sentirmi bene e tutti mi dicono che le analisi parlano chiaro, che sono sano e non ho motivi per preoccuparmi. Se penso per un minuto razionalmente anche io arrivo alla conclusione che non dovrei avere nulla di cui preoccuparmi. Il test risultò negativo, le analisi che ho fatto di recente sono a posto... eppure io continuo a non sentirmi bene e ad avere il chiodo fisso su questo, non riesco più a vivere la mia vita normalmente, sono pieno di ansie, di paure. Ho paura che mi succeda qualcosa di brutto, che possa sentirmi male e morire.Ho paura a viaggiare da solo ed ho spesso degli attacchi di panico caratterizzati da sintomi vari e diversi tra loro, come senso di inquietudine, bocca secca, nodo in gola, cuore che batte all'impazzata e che a volte riesco a controllare cercando di respirare profondamente, ma che più spesso va per conto suo facendomi perdere totalmente il controllo di me stesso. Non so che spiegazione darmi. A volte penso che il forte senso di colpa per ciò che ho fatto tanti anni fa, mi faccia dimenticare di pensare razionalmente sulla base dell'esito delle analisi e mi faccia diventare facile preda della paura di essere malato.Oppure sto diventando veramente ipocondriaco. Non so più che pensare, mi sembra d'impazzire. Datemi un consiglio per favore.

Caro Lele, innanzitutto possiamo togliere dalla lista gli Attacchi di Panico, perché nonostante il luogo comune, non si manifestano come tu dici, almeno non all’inizio e se ne avessi avuto uno davvero, saresti corso a chiamare aiuto perché avresti temuto per la tua vita; inoltre, gli attacchi di panico sono spesso incompatibili con l’Ipocondria, che dal tuo racconto mi sembra invece una diagnosi, seppur azzardatissima, visti i pochi dati offerti dalla tua lettera, più plausibile. Da psicologa ad orientamento cognitivo-comportamentale, ti consiglio una consulenza ed il trattamento a carico di psicologi o psicoterapeuti del mio stesso orientamento, in quanto il modello offre un modus operandi breve ed efficace; per curiosità ti consiglio di escludere ogni patologia fisica, compresa la mononucleosi e la toxoplasmosi, due malattie assolutamente innocue, ma che possono essere lunghe ed insidiose e spesso si manifestano con i sintomi da te riportati. Dirti di stare tranquillo è inutile se non deleterio, affidati dunque ad una persona competente e vedrai che starai meglio. In bocca al lupo.

(risponde la Dott.ssa Sara Ginanneschi)

Pubblicato in data 25/11/07

 

 

 

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