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Disturbo ossessivo compulsivo (105047)

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on . Postato in Ossessioni e Fobie | Letto 512 volte

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Eloisa 16

Sono la madre di una ragazza di sedici anni, seconda di tre figli. Mia figlia, da circa due anni soffre di un disturbo ossessivo compulsivo. Dice che ha pensieri ossessivi che lei chiama "voci", ma che non sono vere voci che lei sente, le chiama voci per semplificare. Questi pensieri la obbligano a toccare più volte gli oggetti, tornare sui suoi passi mentre cammina, impiegare un tempo lunghissimo per fare scelte banali, ad esempio scegliere un paio di scarpe da indossare, la scelta di una cosa piuttosto di un'altra potrebbe avere, a suo parere, conseguenze anche molto importanti o gravi. Pensa ossessivamente a cose tristi, come la morte dei suoi gatti che lei ama molto e anche delle persone o, anche, la fine delle cose belle. Quasi mai riesce ad essere felice e spensierata perchè pensa che possa succederle qualcosa di brutto. Tutte queste ossessioni sono cominciate due anni fa, quando abbiamo trovato nel nostro giardino la sua gatta Lilly morta; mia figlia era affezionatissima a questa gatta, che aveva poco più di due anni, e trovarla morta in giardino fu per lei causa di un forte choc. E' diventata profondamente superstiziosa, ha cominciato ad escludere tassativamente tutte le cose, ad esempio abiti che aveva indossato i giorni immediatamente precedenti la morte della gatta e che per questo erano diventati "sfortunati". Mia figlia è perfettamente consapevole di questo disturbo e vorrebbe guarire perchè si sente diversa dagli altri ragazzi suoi coetanei. Lei è sempre stata una persona molto riservata, fin da bambina. E' però una ragazza intelligente, studia molto con ottimi risultati. E' stata promossa in prima Liceo Classico. Ha un carattere mite, è buona e generosa, ma soffre e non è mai contenta di sè. Inoltre si sente brutta ed inferiore agli altri, ad esempio si sente più brutta di sua sorella più piccola di lei di due anni che, ai suoi occhi, rappresenta l'incarnazione della bellezza. Forse soffre di gelosia nei confronti di sua sorella. Tutti questi pensieri non hanno nessun fondamento naturalmente perchè sia lei che sua sorella sono ambedue delle belle ragazzine, ognuna a modo suo. Vorrei fare qualcosa per aiutare mia figlia, abbiamo anche pensato alla psicoterapia, ma non sappiamo a chi rivolgerci, perchè in questo campo non è sempre facile trovare la persona giusta e poi, lei fino ad ora non era molto convinta di iniziare un percorso terapeutico. E' molto timida e dice di trovare molta difficoltà a parlare di sè ad uno psicologo. Vorrei aggiungere che la nostra è una famiglia un pò particolare: io e mio marito ci siamo sposati venticinque anni fa e il nostro primo figlio, che ha ventiquattro anni, è autistico. La nostra secondogenita è nata nove anni dopo, e due anni dopo è nata l'ultimogenita. La nostra vita familiare e di coppia è stata pesantemente condizionata dalle problematiche di nostro figlio. Abitiamo in casa con mia madre che, praticamente, ha cresciuto questo ragazzo perchè io ero molto giovane quando è nato. I rapporti tra me e mia madre non sono dei migliori perchè, personalmente, non le ho mai perdonato di avermi sottratto il ruolo di madre nei confronti di questo figlio. Per molti anni, prima che nascessero le bambine, abbiamo anche fatto terapia familiare senza ottenere mai dei risultati perchè mia madre, comunque, è una donna molto testarda e non intende collaborare. Attendo fiduciosa un vostro consiglio. Vi ringrazio anticipatamente e saluto cordialmente.

Cara Eloisa, è evidente che tua figlia oltre ad avere un presunto disturbo ossessivo-compulsivo (anche se così raccontato protrebbe davvero trattarsi di questo), sta anche attraversando un periodo particolare che è quello della pre-adolescenza/adolescenza. Ti consiglio di pattuire con lei degli incontri con uno psicologo od uno psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-comportamentale, poiché questa disciplina negli ultimi anni si è dimostrata la più efficace nel trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo, anche se purtroppo non è infallibile! Questo disturbo è infatti molto insidioso ed è possibile che si evolva e si cronicizzi con il tempo. È necessario interrompere subito il circolo ossessione-compulsione mentre, per la scontentezza di sé e per il suo perfezionismo c’è da vedere che siano effetti secondari di personalità che hanno portato o sono causa del disturbo, o dipendano semplicemente dal periodo di cambiamento fisico che sta affrontando. Fatevi comunque consigliare da un esperto senza perdere tempo. Vedrai che non è così difficile aprirsi con uno psicologo! Tanti auguri.

(risponde la Dott.ssa Sara Ginanneschi)

Pubblicato in data 19/11/07

 

 

 

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