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fobia (48578)

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on . Postato in Ossessioni e Fobie | Letto 451 volte

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Antonella, 26anni (18.2.2002)

Gent.mi Dottori, il mio problema è questo, da circa 7 mesi lavoro in un ufficio in cui non ho colleghi e persone con cui parlare, confrontarmi e in cui non c'è lavoro ( gli affari vanno male) , così trascorro 10 ore al giorno sola( se non fosse per in una chat in cui ci sono amici virtuali e non con cui parlare). Il problema è che mi pongo sempre la domanda " Sono normale?" ed ho sempre bisogno di risposte e sicurezza da amici o parenti, situazione già affrontata anche con una psicologa, il problema infatti si presentò come prima volta 4 anni fa periodo in cui ero sola a casa senza lavoro.Ora mi sono posta le domande più strane, ho paura di essere ammalata di AIDS ( anche se non ho mai avuto comportamenti rischiosi), poi sono passata alla paura di essere lesbica ( mi stupisco se guardo una donna oppure mi chiedo come sarebbe baciarne una), ora paura di essere pedofila, in quanto l'altro giorno, a casa di mia sorella, ero sola con mio nipote di 3 anni ( che tra l'altro adoro e non ci farei mai del male), e lui, casualmente, mi sfiorò il seno, io ho provato un brivido di piacere ( tra 4 giorni avrò il ciclo magari sono in periodo sensibile) e ho immaginato come sarebbe se me lo succhiasse, e mi sono no eccitata del tutto ma turbata ed impaurita di questo pensiero orrendo, poi mi domando se, un domani che avrò un figlio, proverò piacere dalla suzione del latte dal seno? è normale?Premetto che per me il seno è una zona altamente erogena e mi eccito subito se il mio ragazzo me lo tocca ( ragazzo con cui ho rapporti ogni 20 giorni circa perchè viviamo a 700 km di distanza).Ho paura di essere pedofila, anche se non ho mai mostrato interesse per bambini, se sono distratta a vivere normalmente non ho questi pensieri, e poi credo che chi è davvero pedofilo, lesbico ecc non ha paura di esserlo o di ammetterlo.
Vi prego aiutatemi.Grazie

Non credo che lei sia "pedofila" ; fra l'altro il piacere può avere vari aspetti, non necessariamente sessualizzati. Ad esempio il contatto con il corpo di un bambino, l'abbraccio di un'amica, mangiare quando si ha fame, bere quando si ha sete sono esperienze piacevoli , ma non necessariamente si tratta di un piacere sessuale. Il corpo è fonte di grandi soddisfazioni, se bene accettate. Ritengo invece che lei siai soggetta a forti spinte ansiogene che la portano ad " impaurirsi da sola". E' sicuramente un circuito che va interrotto e la inviterei a riprendere i contatti con la psicologa di cui parla, valutando insieme se non sia il caso di assumere, dietro prescrizione medica, dei blandi ansiolitici e di riprendere i colloqui terapeutici .

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