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Fobie , Nevrosi, Manie (42002)

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on . Postato in Ossessioni e Fobie | Letto 945 volte

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Claudio, 47anni (14.8.2001)

Vi scrivo per cercare di capire se la mia ragazza e' affetta da qualche tipo di nevrosi o mania.Stare a casa sua e' molto problematico, a volte, nonostante il piacere di entrambi di stare insieme.Siamo molto uniti e ci manifestiamo vicendevolmente grande tenerezza ed affetto, nonostante questo si crea tra di noi una tensione continua a causa delle sue aspettive riguardo l'ordine e l'igiene.
Arrivo al problema.La sua e' una vera e propria vera compulsione di ordine ed igiene.Questa "cosa" che io non so se definire mania o nevrosi si manifesta in due modi sostanzialmente:1) per quello che riguarda l'IGIENE si lava le mani continuamente, dopo aver toccato qualsiasi oggetto, per lavare le stoviglie impiega molto tempo per lavare e rivavare, sciacquare piu' volte, mette in acqua bollente persino cose come bicchieri che hanno contenuto vino, non sopporta la piu' invisibile macchiolina su nessuna superficie della cucina, consuma quantita' industriali di detersivi, di tutti i generi, ha un vero terrore per microbi e batteri, non sopporta che prenda in mano la frutta da sbucciare se prima lei non la lava e rilava all'inverosimile; in albergo anche se fosse il migliore, fa la doccia con le ciabatte, non tocca niente che sia anche semplicemente vicino al WC come lo sciaquone o ripiani di oggetti, non tollera il camminare a piedi nudi sulla moquette (anche se profuma di pulito); il campeggio e' assolutamente impossibile, perche' lei deve disinfettare tutto, persino il tavolino al di sotto della copertura della tovaglia plasticata, (non parliamo poi se compaiono insetti), il lavare i piatti diventa un rito, nulla puo' essere appoggiato all'erba del prato, neppure il fondo di una pentola, ecc. ecc.
2) per quello che riguarda l'ORDINE, non riesce ad uscire di casa se OGNI singolo oggetto della casa non e' esattamente al suo posto; il telecomando tv sempre in quel cassetto, la tapparella sempre semichiusa in quella esatta proporzione, i piatti lavati (anche se cio' ha causato un ritardo che ci ha fatto saltare la possibilita' di andare al cinema), ecc. ecc.La cosa peggiore e' che lei vorrebbe che anch'io mi adeguassi perfettamente al suo modo di comportamento, e questo rende la mia permanenza frustrante e la nostra convivenza piena di tensione. Se mi rifiuto o solo contesto il suo atteggiamento nascono furiose liti e polemiche, non tollera in fatto di mettere in discussione il suo comportamento.Dovrei lavarmi le mani con la frequenza che lei si aspetta, toccare o non toccare oggetti come lei prevede (anche il semplice appoggiarsi con l'avambraccio sulla ringhiera del suo balcone e' vietato), non toccare le lenzuala del letto con nessun abito neppure se pulito, non versarmi un bicchiere d'acqua, tornando da fuori, se prima non mi sono lavato le mani ecc. ecc.
Lei si rende conto che tutto questo avvelena la nostra convivenza ma non riesce a sfuggire a questa compulsione.Per la parte riguardante l'ordine pensiamo che possa avere qualche relazione con degli shock che lei ha subito durante l'infanzia in cui durante furiose liti da parte dei suoi genitori (e dove lei sentiva minacciare l'intenzione di separarsi) lei, bambina non in grado di metabolizzare la reale portata di quelle minacce, si rifugiava psicologicamente in un suo piccolo mondo che teneva meticolosamente ordinato come ad auto gratificarsi che tutto era a posto, sotto il suo controllo.Molti anni sono pero' passati da allora, adesso siamo entrambi ultraquarantenni e lei ha avuto anche un precedente matrimonio fallito (ma non per questo motivo); anzi, pare che lui fosse anche piu' fobico di lei riguardo a questo per cui la cosa non e' venuta fuori.Cosa ci consigliate? E' sufficiente parlarne (anche se abbiami gia' provato questa strada con pochi risultati)?Oppure e' consigliabile un terapeuta? Ci potrebbe essere un approccio psicologico da parte di entrambi che possa portare alla soluzione di questo problema?
Grazie.

Caro Claudio, innanzitutto, per chiarire il tuo dubbio, va detto che il comportamento della tua ragazza non è imputabile ad una “ mania”, ma, come giustamente rilevi, è una vera e propria compulsione di ordine ed igiene; come tale, si tratta di un disturbo nevrotico, appunto la nevrosi ossessivo-compulsiva, che presenta tutte le caratteristiche da te descritte( azioni che si presentano in modo coatto ed insistentemente, incapacità del soggetto a rinunciarvi perché ciò gli crea troppa ansia, ecc..). Spesso tali comportamenti sono egodistonici, cioè il soggetto non li accetta razionalmente, li critica, pur non riuscendo, però, ad evitare di metterli in atto. Altre volte, come mi sembra il caso della tua ragazza, sono egosintonici, cioè sono integrati nella vita del soggetto, il quale non accetta di metterli in discussione. In quest’ultimo caso, ovviamente, l’approccio psicologico può essere più difficile , perché il soggetto è meno motivato a farsi aiutare.Ti consiglio di non cercare di contrapporti e di criticare questi comportamenti perché, come tu stesso rilevi, ciò rischia solamente di creare ulteriore conflittualità, perché il rinunciare a questa compulsione è troppo ansiogeno per la tua ragazza. E’ utile, invece, cercare di far capire alla tua ragazza che accetti il suo comportamento, ma che lei non può pretendere che tu agisca in ugual modo, dato che siete due persone diverse, che vivono questo problema in modo differente.Ritengo che, dato che è un disturbo ormai consolidato e strutturato, non sia sufficiente parlarne, ma che sia utile un intervento psicoterapico. Al riguardo ti consiglierei di cercare un terapeuta che effettui interventi di tipo cognitivo-comportamentali, i più efficaci per questo tipo di disturbi.
Lo stesso terapeuta può eventualmente fornire anche a te un supporto per quanto riguarda l’atteggiamento più giusto da tenere verso la tua ragazza. La cosa non semplice è , sicuramente, convincere la tua ragazza a richiedere aiuto, dato che ha difficoltà anche a mettere in discussione il suo comportamento. Potresti, secondo me, insistere sia sul fatto che questo problema sta danneggiando la vostra convivenza, fatto di cui lei è consapevole, ma anche e soprattutto che questa compulsione sta condizionando parecchio la vita stessa della tua ragazza, il suo benessere e la sua libertà di azione, costringendola a tutta una serie di comportamenti senza i quali non riesce a stare bene, con tutte le limitazioni che ciò comporta.

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