Fobie , Nevrosi, Manie (42002)
Vi
scrivo per cercare di capire se la mia ragazza e' affetta da qualche
tipo di nevrosi o mania.Stare a casa sua e' molto problematico, a
volte, nonostante il piacere di entrambi di stare insieme.Siamo molto
uniti e ci manifestiamo vicendevolmente grande tenerezza ed affetto,
nonostante questo si crea tra di noi una tensione continua a causa
delle sue aspettive riguardo l'ordine e l'igiene.
Arrivo al problema.La sua e' una vera e propria vera compulsione di
ordine ed igiene.Questa "cosa" che io non so se definire mania o
nevrosi si manifesta in due modi sostanzialmente:1) per quello che
riguarda l'IGIENE si lava le mani continuamente, dopo aver toccato
qualsiasi oggetto, per lavare le stoviglie impiega molto tempo per
lavare e rivavare, sciacquare piu' volte, mette in acqua bollente
persino cose come bicchieri che hanno contenuto vino, non sopporta la
piu' invisibile macchiolina su nessuna superficie della cucina,
consuma quantita' industriali di detersivi, di tutti i generi, ha un
vero terrore per microbi e batteri, non sopporta che prenda in mano
la frutta da sbucciare se prima lei non la lava e rilava
all'inverosimile; in albergo anche se fosse il migliore, fa la
doccia con le ciabatte, non tocca niente che sia anche semplicemente
vicino al WC come lo sciaquone o ripiani di oggetti, non tollera il
camminare a piedi nudi sulla moquette (anche se profuma di pulito);
il campeggio e' assolutamente impossibile, perche' lei deve
disinfettare tutto, persino il tavolino al di sotto della copertura
della tovaglia plasticata, (non parliamo poi se compaiono insetti),
il lavare i piatti diventa un rito, nulla puo' essere appoggiato
all'erba del prato, neppure il fondo di una pentola, ecc. ecc.
2) per quello che riguarda l'ORDINE, non riesce ad uscire di casa se
OGNI singolo oggetto della casa non e' esattamente al suo posto; il
telecomando tv sempre in quel cassetto, la tapparella sempre
semichiusa in quella esatta proporzione, i piatti lavati (anche se
cio' ha causato un ritardo che ci ha fatto saltare la possibilita' di
andare al cinema), ecc. ecc.La cosa peggiore e' che lei vorrebbe che
anch'io mi adeguassi perfettamente al suo modo di comportamento, e
questo rende la mia permanenza frustrante e la nostra convivenza
piena di tensione. Se mi rifiuto o solo contesto il suo atteggiamento
nascono furiose liti e polemiche, non tollera in fatto di mettere in
discussione il suo comportamento.Dovrei lavarmi le mani con la
frequenza che lei si aspetta, toccare o non toccare oggetti come lei
prevede (anche il semplice appoggiarsi con l'avambraccio sulla
ringhiera del suo balcone e' vietato), non toccare le lenzuala del
letto con nessun abito neppure se pulito, non versarmi un bicchiere
d'acqua, tornando da fuori, se prima non mi sono lavato le mani ecc.
ecc.
Lei si rende conto che tutto questo avvelena la nostra convivenza ma
non riesce a sfuggire a questa compulsione.Per la parte riguardante
l'ordine pensiamo che possa avere qualche relazione con degli shock
che lei ha subito durante l'infanzia in cui durante furiose liti da
parte dei suoi genitori (e dove lei sentiva minacciare l'intenzione
di separarsi) lei, bambina non in grado di metabolizzare la reale
portata di quelle minacce, si rifugiava psicologicamente in un suo
piccolo mondo che teneva meticolosamente ordinato come ad auto
gratificarsi che tutto era a posto, sotto il suo controllo.Molti anni
sono pero' passati da allora, adesso siamo entrambi ultraquarantenni
e lei ha avuto anche un precedente matrimonio fallito (ma non per
questo motivo); anzi, pare che lui fosse anche piu' fobico di lei
riguardo a questo per cui la cosa non e' venuta fuori.Cosa ci
consigliate? E' sufficiente parlarne (anche se abbiami gia' provato
questa strada con pochi risultati)?Oppure e' consigliabile un
terapeuta? Ci potrebbe essere un approccio psicologico da parte di
entrambi che possa portare alla soluzione di questo problema?
Grazie.
Caro
Claudio, innanzitutto, per chiarire il tuo dubbio, va detto che il
comportamento della tua ragazza non è imputabile ad una “
mania”, ma, come giustamente rilevi, è una vera e propria
compulsione di ordine ed igiene; come tale, si tratta di un disturbo
nevrotico, appunto la nevrosi ossessivo-compulsiva, che presenta
tutte le caratteristiche da te descritte( azioni che si presentano in
modo coatto ed insistentemente, incapacità del soggetto a
rinunciarvi perché ciò gli crea troppa ansia, ecc..).
Spesso tali comportamenti sono egodistonici, cioè il soggetto
non li accetta razionalmente, li critica, pur non riuscendo,
però, ad evitare di metterli in atto. Altre volte, come mi
sembra il caso della tua ragazza, sono egosintonici, cioè sono
integrati nella vita del soggetto, il quale non accetta di metterli
in discussione. In quest’ultimo caso, ovviamente,
l’approccio psicologico può essere più difficile ,
perché il soggetto è meno motivato a farsi aiutare.Ti
consiglio di non cercare di contrapporti e di criticare questi
comportamenti perché, come tu stesso rilevi, ciò
rischia solamente di creare ulteriore conflittualità,
perché il rinunciare a questa compulsione è troppo
ansiogeno per la tua ragazza. E’ utile, invece, cercare di far
capire alla tua ragazza che accetti il suo comportamento, ma che lei
non può pretendere che tu agisca in ugual modo, dato che siete
due persone diverse, che vivono questo problema in modo
differente.Ritengo che, dato che è un disturbo ormai
consolidato e strutturato, non sia sufficiente parlarne, ma che sia
utile un intervento psicoterapico. Al riguardo ti consiglierei di
cercare un terapeuta che effettui interventi di tipo
cognitivo-comportamentali, i più efficaci per questo tipo di
disturbi.
Lo stesso terapeuta può eventualmente fornire anche a te un
supporto per quanto riguarda l’atteggiamento più giusto
da tenere verso la tua ragazza. La cosa non semplice è ,
sicuramente, convincere la tua ragazza a richiedere aiuto, dato che
ha difficoltà anche a mettere in discussione il suo
comportamento. Potresti, secondo me, insistere sia sul fatto che
questo problema sta danneggiando la vostra convivenza, fatto di cui
lei è consapevole, ma anche e soprattutto che questa
compulsione sta condizionando parecchio la vita stessa della tua
ragazza, il suo benessere e la sua libertà di azione,
costringendola a tutta una serie di comportamenti senza i quali non
riesce a stare bene, con tutte le limitazioni che ciò
comporta.