Insicurezza (007540)
Sabrina, 27 anni
Sono una ragazza di 27 anni.La mia vita non è stata facile anche se non mi lamento..sono felice di vivere nostante tutto..mia madre è sempre stata depressa sin da quando ero bambina..mio fratello piu' picccolo ha vissuto per questo dai miei nonni ed io mi sono sentita molto sola..5 anni fa mio padre ha scoperto di avere una malattia incurabile ed io ho sofferto tanto..credo che tutto questo abbia influito a rendermi insicura e fragile..ho paura di tutto e adesso la cosa diventa sempre piu' alienante..è come se io non avessi diritto ad essere considerata brava, buona,bella..mi sento l'opposto e vivo con il terrore che gli altri se ne accorgano..sono troppo emotiva tremo tutta per un esame all'universita' o per un colloquio di lavoro mi vergogno se devo parlare in pubblico e non riesco a far emergere il mio potenziale..so di essere intelligente..almeno nella norma e vorrei realizzare i miei progetti..ma mi scoraggio subito..troppe paure mi devastano..vivo ancora con i miei non ho un lavoro stabile e a 23 anni mi sono iscritta in psicologia..non so se è stata una scelta giusta..vorrei sentirmi piu' forte..come gli altri..mi sento sola e impaurita..cosa dovrei fare andare in analisi? forse mi servirebbe...chiedo un consiglio per favore..sabrina
Sabrina, lei scrive: “…è come se io non avessi diritto ad
essere considerata brava, buona,bella..mi sento l'opposto e vivo con il terrore
che gli altri se ne accorgano…” e più avanti: “sono
troppo emotiva tremo tutta per un esame all'universita' o per un colloquio di
lavoro mi vergogno se devo parlare in pubblico e non riesco a far emergere il
mio potenziale..so di essere intelligente..almeno nella norma e vorrei realizzare
i miei progetti..ma mi scoraggio subito..troppe paure mi devastano…”
lei conosce molto bene le sue difficoltà e mi sembra che il suo problema
sia quello di non riuscire ad uscire da questa situazione e chiede un consiglio.
La sua consapevolezza è già un passo avanti che lei ha fatto vorrebbe
fare quello successivo, ma non sa come fare.La depressione di sua madre può
aver influito su tutto ciò, poiché lei si è trovata con
un genitore delicato su cui non poteva contare e questo spiega anche il suo
senso di solitudine, ma ora, lei ha lei gambe per camminare, ma non sa come.
Questo la fa stare male. Non abbia paura e si conceda del tempo; non abbia fretta,
sta facendo l’università, si concentri sugli esami e non abbia
paura di stare in ansia per un esame, succede molto frequentemente, è
normale, cosiccome lo è ad un colloquio di lavoro.Sono aspetti della
sua vita a cui tiene molto perchè ci sono in gioco tante cose; accetti
la sua vergogna e non tema che gli altri si accorgano del suo disagio, lei è
un essere umano; la vergogna è un’emozione che proviamo tutti noi
quando temiamo di fare brutta figura: anche questo è normale.
Conosce qualcuno che non ne ha mai fatte? Io no. Se sente il bisogno di iniziare
un lavoro terapeutico, ascolti se stessa.
( risponde la dott.ssa Antonella Appetecchi)
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