Ipocondria (53051)
Giulia, 21 anni, 30.09.02
Vorrei comprendere il confine che intercorre tra ipocondria e semplice preoccupazione
per il proprio corpo. Premetto che non ho mai raggiunto un tale stato di malessere,
direzionato purtroppo verso la passività e non verso "L'ansia attiva".
Dal punto di vista fisico.. mi preoccupa un rapporto avuto questa estate in
vacanza con un ragazzo mio coinquilino dal quale poter aver contratto l'hiv.
il rapporto non è stato completo ma solo orale. quindi non c'è
stata penetrazione.Del ragazzo non conosco la condizione di salute,se non quella
deducibile tramite l'osservazione.
Psicologicamente ho avuto dei sintomi dell'ipocondria ma riversi in piccoli
atteggiamenti anche lontani dal timore per "la malattia".Non ho mai
nuociuto al mio corpo ma ci sono stati dei comportamenti..probabilmente inconsci
direzionati verso l'umiliazione,come ad esempio la capacità (e poi l'incapacità
di eliminare tale comportamento) di diventar rossi durante una conversazione
per lasciar intuire all'altro di essere in uno stato di superiorità (cosa
che non riscontravo minimamente ma nella quale mi calavo con piacere).Quando
ero molto piccola ero portata a bere molta acqua solo per "fare il massimo
del male..pur facendo il massimo del bene" insomma amo principalmente la
mia mente..ed il corpo è la base solida.. non ho mai avuto intenzione
di commettergli "alcuno sgarbo"..ora mi rendo conto quanto sia essenziale
(il corpo)per il luogo che abito principalmente (la mente). Non posso farne
a meno. e la malattia è una prima violenza.
Ho anche pensato che il senso di colpa per aver provato un piacere unicamente
fisico (questa estate) mi abbia costretto a creare questa paura (fobia) per
..cosa? per redimermi? non so. io non credevo di avere problemi con la mia sessualità.
(non sono religiosa, nè la mia famiglia lo è).Il mio super-io
potrebbe davvero spingermi ad un tale annichilimento. (anche mia madre è
ipocondriaca ma difronte alla cosa che le racconto sorride e mi dice di stare
tranquilla)Io ho dei grandi stati di depressione (più attiva)la notte..
quando l'intero corpo sembra soffocarmi.
per il test devo aspettare il 18 novembre. (3 mesi dopo) ma..il problema è
ora. vivo a metà.
Grazie.
Giulia
Cara Giulia,
il confine che intercorre fra ipocondria e semplice preoccupazione per il proprio
corpo è piuttosto sottile in quanto l'angoscia ipocondriaca non costituisce
una struttura psicopatologica. Si tratta di una preoccupazione, a volte smodata,
che si può presentare in svariati quadri clinici ed anche in situazioni
normalissime.
Quanto al rapporto avuto quest'estate, indipendentemente dall'inadeguatezza
dell'osservazione per valutare le condizioni di salute di questo ragazzo, mi
sento di poter dire che raramente l'HIV si contrae a livello orale. Nulla vieta,
però, di avere una conferma con il test.
Quello che trovo più interessante nel tuo discorso è l'amore per
la tua mente ed il considerare il corpo una base solida. Una prima ipotesi è
che attraverso il tuo corpo, con questa preoccupazione, tu stia parlando; dovresti
cogliere ed interpretare questo messaggio inconscio.
Un'altra ipotesi, che trovo più probabile, concerne la dimensione dell'immagine
implicata nel tratto ipocondriaco. L'ipocondria - come dice Freud in "Introduzione
al narcisismo" - consiste nell'investimento libidico dell'io, della propria
immagine. Il desiderio sessuale viene riportato sulla propria immagine; ad esempio,
dopo il rapporto con questo ragazzo con il quale mi pare la relazione non sia
proseguita, potresti avere riportato il desiderio su di te.
Ed il fatto che tuo madre sia ipocondriaca sembra confermare questa ipotesi
in quanto è dalla madre che traiamo la nostra prima immagine, come in
uno specchio.