Ossessioni (010204)
Roberta, 28 anni
Gentile Dottore, Le chiedo
di aiutarmi a superare lo stato in cui mi trovo. Da un paio d'anni a questa
parte (senza che ci sia stato nessun evento traumatico nella mia vita,ho 28
anni sono sana, benestante e con una vita di coppia felice)
è cresciuto mano mano dentro di me un senso di angoscia che non riesco
a placare anzi mi sembra peggiori sempre,come se si autoalimentasse.Da quando
mi sveglio la mattina a quando vado a dormire la sera sono ossessionata dal
pensiero della morte che si affaccia durante la giornata molto molto spesso,penso
a quando se ne andranno i miei genitori,le persone che amo,io stessa e mi è
inaccettabile,sento le viscere che mi si contorcono dentro e devo scacciare
questi pensieri o mi sembra di impazzire...è difficile da spiegare,anche
perchè oltre al pensiero della morte ho sempre pensieri negativissimi
e mi
immagino per ogni cosa situazioni catastrofiche,addirittura vado a pensare che
quando avrò un bambino (lo desidero moltissimo e presto io e il mio compagno
ne vorremmo avere uno) potrei fargli del male e magari nemmeno accorgermene,insomma
ho questa testa che lavora in continuazione su pensieri orribili,eppure sono
una persona estroversa,ho molti cari amici che mi reputano simpatica e buona,eppure
dentro di me c'è questa terribile angoscia e non ho nemmeno mai avuto
il coraggio di parlarne a nessuno forse per paura che mi reputino pazza o che
so io... più cerco di non pensarci e più questi pensieri mi attanagliano,poi
penso sempre più spesso che se la situazione è così ora
che ho 28 anni quando ne avrò che ne so settanta e sentirò la
mia ora avvicinarsi come potrò vivere serenamente ed accettarlo senza
impazzire del tutto?Sono depressa forse?
Mi dica per favore come posso fare,tutto quello che vorrei dalla vita è
essere serena e vivere giorno per giorno senza tutto questo dolore dentro,la
teoria la conosco bene dottore so che atteggiamento dovrei avere ma il problema
è riuscirci davvero inoltre mi chiedo perchè tutti gli altri riescano
a sdrammatizzare quando si parla di morte mentre per me la consapevolezza che
sia inevitabile mi logora giorno per giorno.... La ringrazio di cuore se potrà
aiutarmi. Cordiali saluti
la morte non va sdrammatizzata.
Semplicemente arriverà quando si avrà finito di vivere.
Si procuri il piccolissimo libricino di Francoise Dolto dal titolo Parler de
la Mort edizioni Mercure de France,non so se è tradotto in italiano,ma
sono 50 paginette tascabili ,che riporta una splendida conferenza che Dolto
tenne nel 1988.
Per quanto riguarda il bambino che vorrebbe,quella è un altra storia
che non ha niente a vedere con i pensieri che lei ha adesso.Le si aprirà
una vita che lei non può adesso immaginare. Piuttosto chissà come
e da quando sono nati questi pensieri ossessivi?Vede, quanti filoni diversi
ha aperto questo suo scritto?auguri.
( risponde la dott.ssa Emanuela Marangon )
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