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Eva 20

Da circa due anni ho delle paure ossessive, quella peggiore di cui non riesco a liberarmi è la paura di essere omosessuale. Ho un ragazzo da quasi un anno, lui è un mezzo alcolizzato e disoccupato e io gli faccio quasi da madre, gli cerco lavoro, cerco di farlo smettere di bere, eccetera.. Prima di avere questa fobia ero una ragazza allegra e spensierata anche se molto insicura, quando mi è iniziata la paura ero terrorizzata, non riuscivo a pensare a nient'altro e stavo male fisicamente. Si alternano periodi di sofferenza profonda e periodi di relativa normalità. Per un anno non sono riuscita a parlare di questa fobia a nessuno, tranne che a mia madre, mi vergognavo troppo e mi odiavo. Avevo deciso che se fosse continuata così mi sarei uccisa, poi ne ho parlato con la mia migliore amica. Quando ho incontrato il mio ragazzo la paura è temporaneamente passata, perchè con lui ho avuto i primi orgasmi e questo mi faceva pensare che ero normale (non li avevo mai avuti nonostante i tanti ragazzi). Ho anche fatto dei colloqui ma non sono mai riuscita ad affrontare il vero problema, quando ne parlo con mamma il problema sembra attenuarsi ma poi ritorna; ho letto di un caso simile e la cosa mi ha tranquillizzata. A volte faccio dei giochetti col pensiero per scacciare questo demone, di notte faccio solo incubi e raramente dormo senza tranquillanti. Sono ansiosa e fortemente ipocondriaca, sono convinta di avere una malattia grave e non ho il coraggio di fare dei controlli. Ho uno stupendo rapporto con mia madre ma pessimo con mio padre che non mi considera e questo mi ha fatto molto soffrire, io spesso lo disprezzo ma mi sento in colpa. Un paio di volte ho avuto attacchi isterici, divento spesso violenta e sono morbosamente gelosa, a volte penso che gli altri complottino contro di me, quando parlo con i miei amici mi sento egocentrica perchè sono molto proiettata sulle mie paure. Può sembrare cosa da poco, ma soffro molto per queste cose, sono super-stressata e super-controllata da me stessa. So che dovrei fare dei colloqui ma non riesco ad aprirmi perchè ho paura di scoprire che la mia fobia non è una fobia ma la verità, cosa devo fare? Devo comunque provare ad andare da qualcuno? Grazie della vostra attenzione.

Cara Eva, innanzitutto le tue non sono cose da poco, proprio perché ti creano tanta sofferenza e sono contenta di poterti rispondere. Anzitutto devo dire che dalla tua lettera è emersa una gran confusione e paura che non è solo quella di essere omosessuale, ma anche malata, egocentrica, oggetto di complotti. Questo non fa che inficiare ulteriormente la tua autostima che di per sé non sembra alta. Ho potuto capire che per scacciare l’ossessione di essere omosessuale hai iniziato ad utilizzare alcune strategie mentali, che chiami giochi con il pensiero, ma questo, anche se a brevissimo termine ti può sembrare una buona soluzione, non è a lungo termine quella ottimale, perché contribuirà con il tempo solo ad aumentare le tue paure ed a farti compiere rituali sempre più complicati ed ansiogeni. Il consiglio è di parlare con qualcuno di queste tue paure, anche se questa è una delle tue principali paure. Gli psicologi non giudicano per contratto e la conoscenza di quello che ti sta accadendo potrebbe aiutarti ad essere più serena. È bello e molto favorevole il buonissimo rapporto che hai con tua madre, ma dovresti rivolgerti ad un esperto, fra l’altro meno coinvolto nella tua vita. Qualora ti venisse consigliata una terapia, puoi farti seguire per qualche consulenza e prendere un pò di confidenza con le tue emozioni, lavorare per sconfiggere le tue ossessioni e prendere in considerazione la temuta eventualità di essere omosessuale. Per questo a volte può bastare uno psicologo ben formato ed informato, ma se punti su una psicoterapia, ti consiglio l’indirizzo cognitivo-comportamentale o cognitivo per una terapia breve e mirata soprattutto sui pensieri ed i comportamenti, una gestalt per lavorare invece sulle tue emozioni. Spero tu possa trovare le tue risposte!

(risponde la Dott.ssa Sara Ginanneschi)

Pubblicato in data 30/10/07

 

 

 

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