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Patofobia (53463)

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on . Postato in Ossessioni e Fobie | Letto 4078 volte

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Alessandro, 29, 19.10.2002

Buongiorno, il mio nome è Alessandro. Lo psicologo/psichiatra al quale mi sono rivolto circa 3 anni fa non aveva dubbi: sono un patofobico e ho paura della morte (dormo con la luce accesa di notte). In base a tale diagnosi, che personalmente ritengo purtroppo corretta, sono stato curato per alcuni mesi con un ansiolitico (Compendium)e un antidepressivo (Elopram). Col tempo mi sono capacitato del fatto che tutti i dolori e le varie malattie di cui mi "ammalavo" erano incredibili eppure reali immaginazioni. Riuscivo tra l'altro a trovare le malattie per le quali non era possibile effettuare diagnosi, come ad esempio la famosa "mucca pazza" e altre simili, la cui diagnosi si otteneva solo dopo la morte! Cercavo quindi in modo razionale, strategicamente perfetto e totalmente inconscio, quelle malattie per le quali nessun esame poteva darmi la "tranquillità" della salute! Nessuno al mondo poteva garantirmi di stare bene... dovevo accettare la fantomatica malattia senza discutere e vivere ugualmente. Difficile e dura, ma alla fine sono ancora vivo e perfettamente "funzionante". Purtroppo, pur avendo razionalizzato la mia malattia non sono riuscito a superarla. Quando mi fa male il braccio sinistro ecco pronto un infarto, se mi danno fastidio i polmoni ecco un tumore e così via. Tutto ciò rigorosamente in notturna, in quanto il giorno, in mezzo alla gente tutti questi disturbi, se anche presenti, non mi infastidiscono. Non ho reazioni esagerate, ma entro in uno stato di lieve ansia con associata leggera sudorazione delle mani, ecc. che voglio scrollarmi di dosso! Ora, girovagando per la rete mi imbatto in questo sito. Il mio psicologo è lontano e allora chiedo a Voi. Dalla patofobia si può guarire del tutto? Oppure quest'ansia che ogni tanto mi prende, per quanto tollerabilissima, dovrà farmi compagnia per tutta la vita? E soprattutto perché sono malato? Quali sono le ragioni per le quali ho queste paure? Grazie per l'attenzione prestatami, buon lavoro.

RISPOSTA: Caro Alessandro, io penso che dalle fobie si possa guarire e si possa guarire del tutto. Naturalmente dipende dalle situazioni, soprattutto dalle persone che ne sono affette e naturalmente anche da chi le ha in cura. In alcuni casi si riescono a ridurre notevolmente i sintomi o a renderli meno invadenti e meno frequenti, in altri si vince la battaglia contro la paura in modo più definitivo. L’esito dipende da una lunga serie di circostanze… Ma tu sembri essere una persona intelligente, curiosa e motivata al cambiamento, e questo è molto importante e di ottimo auspicio. Per riuscire a risolvere i propri problemi bisogna affrontarli ed accettare il confronto con i propri fantasmi interni, mettersi in discussione. Per questo motivo non credo nel potere “curativo” dei farmaci, perché smorzano i sintomi, ma non intaccano le cause e i motivi della patologia, che sono appunto ciò che tu stai cercando. E se si cerca di risolvere in modo definitivo i propri problemi, è alla base, alle radici, che bisogna andare a scavare, nel profondo di sé dove si annidano i conflitti e le paure, per trovare un senso e dei motivi ai propri malesseri. Per poter trovare le proprie risposte, appunto, alle domande sul “perché sono malato?” e “quali sono le ragioni per le quali ho queste paure”. Io non ho le risposte che cerchi e nessun altro, oltre te, le può avere. Se stai facendo un percorso psicologico stai già percorrendo la strada giusta per trovare le risposte che cerchi, e devi insistere. I sentieri dell’inconscio, come tu sai, sono contorti e misteriosi, dolorosi il più delle volte, ma anche estremamente affascinanti e magici. Bisogna entrarci in contatto e conoscerli, perché é lì che si trovano i nodi della patologia. Buon lavoro.

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