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Virginia 30
Sono apparentemente una donna di successo, bella, di classe, affermata nel lavoro, con un ruolo considerevole, raggiunto esclusivamente per grandi meriti senza alcun aiuto. Alle spalle ho una vita difficile, di grande dolore per la rottura del matrimonio tra i miei genitori, avvenuta dopo 24 anni di turbolento e doloroso rapporto coniugale, in cui io e mia sorella venivamo tirate in ballo e maltrattate verbelmente da mio padre subendo la vista del dolore lancinante di mia madre, che ha subito a volte anche violenze fisiche di una certa consistenza. Contestualmente alla separazione dei miei genitori vengo lasciata dal mio fidanzato, praticamente all'altare e dopo 8 anni di fidanzamento. In questo stesso periodo mio padre perde la ragione in virtù di un disastroso crollo economico di cui tutt'oggi patiamo le conseguenze, ma ciò nonostante riesco a laurearmi con lode tra le lacrime ed i libri. Sono passati quasi 4 anni da allora e ho avuto molte storie con uomini prevalentemente molto più grandi di me (6/13anni) ma nessuno di questi si è mai innamorato di me. Non riesco ad essere felice. Ogno uomo si avvicina a me attratto come una calamita dal fascino, dalla bellezza e dall'intelligenza, ma nessuno rimane accanto a me. Cosa ho di sbagliato? Perchè non riesco ad esser felice? Eppure penso di averne diritto, dopo tutto il male che nonostante tutto ho superato. Questa estate ho avuto una storia con un uomo che però mi teneva distante, e quasi contemporaneamnete un'altro che faceva il pazzo per me e che mi sembrava troppo perfetto per essere vero, e che allontanavo. Il risultato è che mi sono scocciata del primo e ho perso il secondo. Perchè non riesco a costruire una vita affettiva normale?
La prima cosa che voglio dirle è che mi mancano importanti dati. Se dessi una risposta chiara e inequivocabile alla sua domanda sarei un mago invece che uno psicologo. In realtà la sua storia meriterebbe di essere approfondita (e le offro quindi spunti di autopprofondimento) almeno a partire dai seguenti punti: a) quanto lei è "dentro" il suo successo ? Cioè quanto si sente gratificata e appagata dagli obiettivi personali e professionali raggiunti e quanto invece lo è – usando un suo termine – solo "apparentemente"; b) l'impatto personale ed emotivo del rapporto e della rottura dei suoi genitori, quanto è stato doloroso per lei e quanto lo è ancora al presente, portandosi dietro strascichi, paure, difficoltà o veri e propri traumi; c) si stava per sposare dopo 8 anni di fidanzamento. E' finita male, ma che rapporto è stato per 8 anni? Lui la amava, perchè è finita in questo modo, quali erano i problemi ?; d) gli uomini non riescono ad innamorarsi di lei e lei ? Perchè ha allontanato l'uomo "che faceva il pazzo" per lei e che le sembrava troppo perfetto per essere vero? Come vede solo domande che, se vuole, possono essere per lei ulteriori spunti di riflessione e che occorrerebbe approfondire. A partire da queste questioni poter esplorare una situazione personale che appare complessa. Solo questi approfondimenti possono farmi ipotizzare cosa le impedisce di avere una vita affettiva normale. Se lo crede, mi faccia sapere. Cordiali saluti.
(risponde il Dott.Orazio Caruso)
Pubblicato in data 06/05/08
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