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Aiuto alle persone con crisi di panico (147965)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 336 volte

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Isabel, 36



Buonasera,
la mia richiesta riguarda l'esperienza di vivere e lottare assieme al proprio marito che sta cercando di uscire dai terribili attacchi di panico. La nostra situazione familiare è serena (sposati, con 2 figli, un lavoro in proprio). Una premessa: sono una persona molto sensibile, che lotta da sempre con la propria insicurezza. Inoltre ho appena avuto 2 bambini ravvicinati l'uno dall'altro, ancora piccoli adesso (4 anni e 2 anni), il secondo figlio non ci ha fatto dormire molto durante il primo anno ed eravamo usciti dal tunnel molto "stanchi e indeboliti psicologicamente". Questo e altri pensieri comuni a tutti (stress, responsabilità,lavoro,) hanno probabilmente scatenato gli attacchi di panico di mio marito 1 anno fa (quando finalmente poteva dormire) Ora, lui è seguito regolarmente da uno psicologo e sta progredendo anche se non è sicuramente facile capire l'origine di questo problema. La mia domanda sembrerà egoista: vorrei sapere se è una situazione normale che anch'io cada regolarmente in momenti di "esaurimento", cerco di fare tutto per farlo stare bene, per sollevarlo dai problemi, casa, bimbi, lavoro, ma ovviamente non riesco dappertutto e come forse vorrebbe lui E sopratutto, quando vedo che lui sta meglio, io regolarmente piombo "nell'abisso" e mi deprimo, mi sembra di essere una frana in tutto. Lui scopre i suoi traumi infantili e io sento che sto scoprendo i miei assieme a lui (reazioni di sensibilità esagerata, paura dell'abbandono, di fallire, confusione)! Certi giorni mi sento benissimo, e quando sono stanca tutto diventa nero intorno a me! Come lo dimostra la mia richiesta, ho la mente molto confusa ma vorrei sapere, se fosse possibile, come aiutarlo rimanendo serena per lui, per i miei piccoli e per me.
Ringrazio anticipatamente.

Cara Isabel,
si sta facendo carico di molti, forse troppi, doveri. All'inizio della sua richiesta Lei mi èarla di una bella e serena famiglia. Suo marito ormai da un anno ha intrapreso un percorso di sostegno psicologico che sta dando buoni frutti, i bimbi stanno crescendo ed è passata la fase più faticosa e distruttiva (la mancanza del sonno per circa un anno). Lei invece continua a farsi carico di moloti pensieri, in primis quello di dover fare tutto per i bimbi e per suo marito, cercando di soddisfarli il più possibile. Io credo che sia giunto il momento di pensare a anche a lei. Trovi dei momenti per fare qualcosa che possa distrarla e rilassarla. Una donna deve sostenere e aiutare la sua famiglia, ma non può accollarsi tutti i pensieri. Cerchi di ritrovare con suo marito una relazione serena e complice, che possa giovare ad entrambi e a tutto il clima familiare. Il vostro legame non può essere basato solo sugli aspetti di aiuto e di sostegno. Non si rimproveri e non si rattristi se ci sono impegni che non riesce a rispettare o giornate più faticose di altre. Cerchi di guardare il presente e il futuro con più forza e ottimismo e tutto pian piano ritroverà la giusta serenità ed equilibrio.
Cordialmente,

 

(Risponde la Dott.ssa Dongiovanni Filomena)

Pubblicato in data 21/03/2012

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