Amore (127869)
Elisa 24
Salve, mi chiamo Elisa ed ho 24 ani, da poco più di due anni sono fidanzata con un ragazzo. Prima di esporre il problema vorrei spiegare come è nata la nostra storia: quando ci siamo conosciuti, ero fidanzata con un altro ragazzo da 4 anni, lui ha cominciato a corteggiarmi ed io l'ho lasciato fare volentieri (anche se fisicamente non mi piaceva e, a dire il vero, non mi piace molto neanche ora), in pochissimo tempo ci siamo aperti l'uno con l'altro parlando anche dei desideri e segreti più nascosti, dopo circa due mesi ci siamo baciati (ed ero fidanzata) e dopo un altro mese abbiamo fatto l'amore (ed ero fidanzata), il mese successivo lascio il mio ex ragazzo e comincio una storia "normale" con lui. Ora, il problema è questo: io non so se lo amo davvero o meno, io non so se mi sono innamorata (o se ho creduto e credo di esserlo) confondendo per amore altri sentimenti. E' possibile amare anche se non si è attratti fisicamente? e perchè spesso fantastico sul mio vicino di casa e mi dico: ah se non ci fosse lui ci proverei volentieri! sono una persona infedele e basta, anche se ritengo che l'infedeltà sia un qualcosa di ripugnante ed ho ancora i sensi di colpa per averlo fatto una volta?o forse semplicemente non ero pronta per un'altra storia?io ho una confusione in testa: da un lato, non vorrei mai lasciarlo, per non fargli del male, per paura di sbagliare e di perdere una persona fantastica, d'altro canto, vorrei non dover immaginare qualcun altro al suo posto quando facciamo l'amore. Inoltre, ha molte di quelle cose che io ritengo insoppportabili: ha spesso il raffreddore, a volte fa rumore quando mangia, a volte non mi piace il suo odore...ed altre sciocchezze del genere. Come si riconosce l'amore? Quando si può dire con certezza "Ti amo"? Sono innamorata davvero?
Cara Elisa, lei fa delle domande assai difficili. L'amore è una cosa che si sente dentro, una sensazione del tutto sua e solo lei può dire se e quando ama. Posso risponderle su altri temi però, sperando di poterle dare qualche utile spunto di riflessione. Il tradimento innanzi tutto. Non credo affatto che tradire è ripugnante, poichè è umano, e tutto ciò che è umano è umano e basta. Cosa dovrebbero dire le persone che commettono crimini atroci allora? Si chieda piuttosto cosa significa il suo tradimento. Se è una difficoltà a lasciarsi senza prima avere un'altra certezza, se è il deiderio di evadere dalla noia o dalla routine, o quant'altro crede. Scoprendo questo scoprirà una cosa sua, pesonale, affatto ripugnante, che l'aiuterà a conoscersi. Poi non credo che dovrebbe non lascare il suo attuale ragazzo per non ferirlo, poichè se lo volesse lasciare allora ferirebbe se stessa rimanendoci insieme. Credo che lei abbia dei vissuti sul senso di colpa che la guidano parecchio, e credo anche che nei rapporti tenda troppo a sacrificarsi per l'altro anziché pensare a se stessa. L'amore, Elisa, sono due egoismi che s'incontrano. Oltre a mille altre cose. Un Saluto
(risponde il Dott. Massimo Giusti)
Pubblicato in data 26/11/08
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