Pubblicità

Amore (8888)

0
condivisioni

on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 313 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Ilaria, 28 anni

Buongiorno, sono una ragazza rimasta orfana di madre a 19 anni e con un rapporto molto conflittuale con il padre che pero' vive da vari mesi fuori casa (meglio dire con un piede fuori casa).
Ho dovuto contare sempre su me stessa e sulle mie forze e l'unica cosa di cui sono certa e' di essere orgogliosa di non essere mai caduta in droghe o espedienti di questo genere per farmi coraggio. Purtroppo pero' sono caduta, reagendo sempre da sola, in bulimia e depressioni ma anche qui stringendo le spalle sono andata avanti, avrei desiderato anche aiuti di esperti ma non potendo permettermelo ho cercato di razionalizzare al massimo la mia situazione e di superare ogni difficolta'. Essendo pur sempre una ragazza mi sono divertita quando e se ho potuto, purtroppo ho vissuto in maniera sbagliata qualsiasi mio rapporto con l'altro sesso.
Ogni ragazzo che ho avuto e' stato soffocato dal mio bisogno di amore, ma non parlo tanto nel ricevere, infatti ho spesso soffocato anche nel darlo,
togliendo quindi spazi che per loro erano giustamente propri. Di conseguenza nascendo liti e spaventandosi del mio modo di vivere intensamente una storia scappavano.
Dopo che l'anno scorso alle soglie di una convivenza il mio fidanzato mi ha lasciata improvvisamente scappando da qualsiasi impegno. Pensavo potesse essere lui quello "sbalgiato", forse troppo giovane e immaturo per me (della mia stessa eta'). Invece quattro mesi fa conosco un uomo di 40 anni appena uscito da una convivenza di 10 anni, con mio grande stupore mi sono innamorata praticamente subito perche' eravamo veramente compatibili e interessati uno all'altro, tanto che anche chi ci vedeva insieme pensava ci frequentassimo da anni (riuscivo a crederlo persino io).
Come al solito pero' un lunedi' maledetto ho rovinato tutto perche' ero in una delle mie solite crisi di carenza di affetto e avrei voluto che lui fosse piu' vicino, intimidendolo di lasciarlo se non fosse stato piu' presente nella mia vita (lo avevo anche gia'
fatto e lui mi aveva fatto ragionare) lui ha detto che forse avevo ragione che non eravamo compatibili sullo stile di affetto dato e mi ha lasciata definitivamente dicendomi "lo hai voluto tu".
Vano ogni tentativo di recupero e ora mi sembra di stare peggio di quando ho perso il mio fidanzato, perche' questo ultimo compagno per me era quella persona che ti porta a pensare: "e' lui l'uomo della mia vita".
Vi chiedo cortesemente di aiutarmi, non tanto a farlo tornare perche' vedo da sola che non ci sono speranze di recupero alcuno, ma non avendo mai potuto chiedere un vero aiuto lo faccio adesso con voi.
Come devo fare a diventare piu' forte e a non confondere quello che avrei voluto chiedere ai miei genitori con quello che chiedo ad un rapporto sentimentale e quindi a non essere angosciante e vivere serenamente una storia?
Aiutatemi vi prego.

Cara Ilaria,la storia che tu racconti è ricca di dolore e ferite profonde, che tu cerchi disperatamente di sanare e alle quali tu cerchi di dare un senso.
Hai fatto in questi anni un ottimo lavoro di introspezione che ti ha portato a capire la vera natura del tuo problema nel vivere le relazioni affettive.
Non esistono parole che scritte in una email, costituiscano la panacea di tutti i mali, e riescano pertanto a sanare una simile situazione attraverso facili consigli.Credo invece esista un’ottima possibilità di ricevere l’aiuto che ti serve, rivolgendoti ad uno psicoterapeuta che, vis a vis, potrà aiutarti ad uscire da questa empasse.
So che purtroppo la psicoterapia privata è un onere spesso troppo costoso, ma puoi comunque rivolgerti con fiducia a tutti quei professionisti che, lavorando nel sistema sanitario nazionale, sono validissimi e altrettanto capaci nel darti l’aiuto che cerchi.Puoi provare ad esempio rivolgendoti al consultorio della tua zona, dove riceverai sostegno e assistenza gratuiti.Spero di esserti stata utile,cordialmente
Laura Duranti

( risponde la dott.ssa Laura Duranti )

Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di coppia e famiglia per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

 

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Su Psiconline trovo più interessanti...

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Nevrastenia

Termine introdotto dal medico statunitense Beard, nel 1884, per designare un quadro clinico, caratterizzato da stanchezza fisica e mentale, irritabilità, insonn...

Oggetto

“Lo sviluppo delle relazioni oggettuali è un processo mediante il quale la dipendenza infantile dall’oggetto cede a poco a poco il passo ad una dipendenza matur...

Disturbo post-traumatico da st…

I principali sintomi associati al Disturbo post-traumatico da stress possono essere raggruppati in tre specie: ...

News Letters

0
condivisioni