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AMORE

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 346 volte

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Carola, 40

E' la seconda volta che scrivo perche' il mio uomo è un egocentico, narcisista, esibizionista ed orgoglioso e non fa altro che sbilanciarsi ( poco) nei mei confronti confondendomi di effusioni auliche per poi irrigidirsi ed arrocarsi, quando le cose tra noi sembrano prendere la giusta piega.

Mi avevate consigliato di vedere dentro di me per capire se è lui che mi interessa o la sfida continua che mi propone.

Forse, inizialmente, ma adesso sono pazza di lui Non siamo 2 ragazzini ( io 40, lui 57 ), siamo ambedue sposati e sono 8 mesi che ho a che fare con questo tira-molla continuo che mi sta logorando a parte caricarmi di disturbi psicosomatici ( gastrite erosiva, colon irritabile che sono sicura sfoceranno in un'ulcera ), ma non mi interessa niente perche ' io ormai non vedo piu' marito, figli, lavoro, amici e realta' che mi circonda ma solo Fabrizio, che è diventato un'ossessione.

Ho provato piu' volte a tagliare questa relazione ma nonostante pause lunghe lui mi tortura e mi convince a tornare sui miei passi ( il che non è difficile visto cio' che provo per lui ) dicendo che non puo' fare assolutamente e ameno di me e che è estremamente legato a me in maniera morbosa. Attrazione fatale??? Io non ce la faccio piu' e mi sto isolando dalla realta': in mente ho solo lui.

Che fare????? Penso che la soluzione ultima è farla finita con la vita!!!! Aiuto

 


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Gentilissima Carola,
sembra davvero un "attrazione fatale" per il suo organismo, visto che addirittura pensa di "farla finita con la vita", per non parlare dei disturbi di stomaco e dell'infelicità che trapela dalle sue parole. Difficile dire cosa si può fare nella sua situazione: il suo disagio sembra legato a un innamoramento tanto invadente da trasformarsi in dipendenza affettiva. Sembra infatti che quest'uomo abbia "invaso" tutte le aree della sua vita, anche se, dalle parole che riporta, anche lui sembrerebbe legato a lei "morbosamente". Forse potrebbe essere utile riflettere su quanto questa relazione è fondamentale per la sua autostima, quali bisogni fondamentali soddisfa o magari cercare il senso di questo legame nelle modalità relazionali "ereditate" dalla sua famiglia d'origine (per esempio attraverso percorsi come il genogramma o le costellazioni familiari). Potrebbe anche essere utile un piccolo percorso che la aiuti ad entrare meglio in contatto con i bisogni e le emozioni che supportano questa dipendenza affettiva.

 

(Risponde la Dott.ssa Laura Bongiorno)

 

Pubblicato in data 21/03/2012

 


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