Pubblicità

amore difficile (42981)

0
condivisioni

on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 477 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Miriam '66, 35anni (8.9.2001)

Sono una donna professionalmente affermata dell'età di 35 anni. Nubile, senza figli ma sempre attorniata da amici affettuosi, ho sempre sofferto del fatto di non avere una famiglia numerosa nella quale trovare conforto (questa carenza si fa sentire soprattutto nei periodi festivi).
Fino a 21 anni praticamente nessuna esperienza sentimental-sessuale, poi una storia di un anno ed ancora il vuoto (salvo rapporti con l'ex fidanzato e varie storielle senza importanza), sino a due anni fa circa, quando ho iniziato una relazione con un mio coetaneo con famiglia (con tanto di bimbi) ma molto libero "nei movimenti" al punto che la sua situazione, per i primi sei mesi non mi è pesata affatto.
Poi sono insorti dei problemi di salute piuttosto gravi inerenti a due membri della sua famiglia e da lì la crisi. Il rapporto tra di noi è cambiato,ci possiamo vedere meno. Io cerco di essere comunque positiva e di pensare che le cose torneranno come prima,ma ormai è un anno che, mi si passi il termine " c'è sempre qulcosa che non va" ed io, esasperata, faccio scenate, piango e mi sento dire che, facendc così, vengo a costituire per lui un ulteriore problema.
Sono ossessionata da questa storia, non penso ad altro e vorrei essere più controllata anche per poter vedere le cose con maggiore lucidità e distacco e comprendere cosa sia meglio per me.Purtoppo,in questa sede, non è possibile entrare nei dettagli ma ciò che più mi preme e ricevere dei consigli per poter essere più costruttiva e non incoerente e distruttiva come sono stata sino ad ora.Sono testarda e vorrei riuscire a convincerlo che con me può stare bene e che io lo posso aiutare. per ora sto facendo l'esatto opposto:AIUTOOO!

Cara Miriam, una storia dà quel che riesce a dare, sta a noi decidere, se quel ,che ci viene, ci basta o non è sufficiente a riempirci e farci essere felici.Questa tua esperienza sentimentale, probabilmente complessa, ti sta mettendo in contatto con qualcosa di più profondo che non è "in sè e per sè" la mancanza delle occasioni di vedere il tuo uomo; sta, infatti, crescendo in te il bisogno di una relazione importante e definitiva; dovrai quindi saper gestire questo cambiamento in maniera proficua senza timore di niente.Un rapporto, però, si costruisce "in due" ed "in due" occorre desiderarlo e lavorarci su. Valuta, perciò, con serenità se il tuo compagno è veramente posizionato "vicino a te", e sono gli altri che lo allontanano, o se gli altri lo allontanano, perchè è lui che vuole andar via. E, comunque, ricorda che l' amore nasce dalla disponibilità, non "dall'essere convinti".

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

informarsi sul web, quando si ha un problema psicologico

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Psicosi

Il termine Psicosi è stato introdotto nel 1845 da von Feuchtersleben con il significato di "malattia mentale o follia". Esso è un disturbo psichiatrico e descr...

Gimnofobia

Il termine, dal greco “gymnos” (nudo) e “phobos” (paura), definisce la paura persistente, anormale ed ingiustificata per la nudità Coloro che soffrono di quest...

Coulrofobia

Il nome è difficile, quasi impossibile da pronunciare: coulrofobia. ...

News Letters

0
condivisioni