Ansia (1455103791889)
Maria, 18
Ho 18 anni e reputo la mia vita un completo fallimento. E non perché non studi o non abbia prospettive. Ma perché durante tutta la mia vita ho sempre avuto la sensazione di essere sbagliata in tutto.
Tre anni fa conobbi un ragazzo che non mi faceva sentire così, per la prima volta. Mi affezionai tanto, lo amavo, lo amo. Ma dopo alcuni mesi mi fece sentire in colpa per il fatto che io non ero più vergine. Si arrabbiava con me e io crollavo ogni volta.
Adesso non si arrabbia più ma c'è un altro problema, per lui esco troppo. Spiego meglio: io appena l'ho conosciuto non avevo nessuno, le mie amiche non mi calcolavano. Nessuno mi calcolava e gli dissi che io non ero fatta per uscire cosi tanto, che mi sarei scocciata.
Durante questi anni mi sono legata in amicizia con una mia compagna di classe e ovviamente esco di più. Questo di più è pari a una volta ogni due mesi, a volte capita ogni mese però.
A gennaio dovevo farmi le unghie dalla mamma di questa mia amica e sono stata a mangiare da lei per poi farmele direttamente verso le tre e mezzo, dopo una settimana ho fatto l'open day alla mia scuola (non avendone fatto mai uno) e lui dice che già sono uscita due volte in un mese.
Quindi ora che dovrei uscire con lei senza impegni del genere lui si è arrabbiato dicendo che non vuole che ci sto tutta la giornata, che non vuole che esco tutti i mesi perchè non le piacciono le ragazze così.
Facendo riferimento a quello che gli avevo detto il primo anno lui non accetta il fatto che io esca di più perchè secondo lui sono cambiata, sono diventata come tutte. D'altra parte non vorrei ogni volta dire di no a questa mia amica che tra l'altro vede che esco con lui ogni giorno e quindi potrebbe pensare che di lei non me ne frego.
Lui oltre a fare questo, conta le volte che esco e non è mai contento se non faccio qualcosa che riguardi lui. Mi sento controllata, mi sento in carcere, come se ci fosse qualcuno a darmi il permesso.
Sono così di natura, non mi piace che qualcuno stia a dirmi cosa devo fare. Sono io ad essere sbagliata? Cosa devo fare? Come dovrei sentirmi? È vero che più ti proibiscono qualcosa e più la vuoi solo per il semplice istinto di ribellarsi alle decisioni altrui? Grazie...
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Cara Maria,
Un rapporto di coppia per funzionare dovrebbe innanzitutto garantire la serenità su due piani: quello individuale e quello di coppia. Questo significa che le necessità di uno non devono impedire la realizzazione di quelle dell’altro: occorre trovare il giusto equilibrio che permetta a ognuno di avere uno spazio personale.
Gibran, poeta e filosofo che affrontò fra gli altri il tema dell’amore spirituale, afferma che l’aspetto relazionale che crea armonia e benessere nel rapporto di coppia è quello di amarsi, senza diventare schiavi l’uno dell’altro. Dare all’altro, ma, nello stesso tempo, poter anche stare da soli. Quando uno dei due membri sta facendo qualcosa per se stesso non sta sottraendo niente alla coppia.
Il suo compagno non deve concederle di poter fare qualcosa senza di lui ogni tanto, ma deve lasciare che lei svolga le attività che le piacciono quando vuole e con la totale serenità. Non deve assolutamente porsi dei limiti perchè lei ha tutto il diritto di vivere anche momenti non di coppia, ovviamente sempre nel rispetto dell’altro membro.
Se viene dato poco valore alla libertà individuale è facile sentirsi intrappolati o soffocati.
I rapporti d’amore generalmente subiscono delle trasformazioni, passando per una prima fase di innamoramento dove non ci si riesce a staccare l’uno dall’altro, fino ad arrivare ad un amore più maturo, nel quale il compagno rappresenta un’aggiunta alla nostra vita, ma non per forza e per fortuna il suo centro.
Probabilmente, nel vostro caso, la coppia ha subito un cambiamento, che non significa per forza in negativo, anzi potrebbe essere positivo. E’ necessario quindi che rinnoviate il vostro modo di intendere lo stare in coppia. Probabilmente il suo compagno ha bisogno di averla sempre sotto controllo per poter sentirsi importante per lei.
Deve far capire al suo compagno che avere anche degli spazi da dedicare a se stessa, alle sue amiche, non significa che l’amore per lui diminuisca, anzi, i momenti vissuti insieme saranno ancora più speciali.
Le relazioni in cui c’è rispetto per l’autonomia di ciascuno, spesso sono più stabili e serene di quelle in cui i partner si controllano continuamente e tendono alla fusionalità. Quando ciascuno porta avanti il proprio punto di vista, e insieme, è capace di ascoltare e comprendere la posizione dell’altro, la coppia può trovare dei compromessi che rispettino i bisogni di entrambi.
In conclusione, l’amore ha buone probabilità di restare vivo quando ciascuno si prende cura del legame di coppia e, nello stesso tempo, mantiene e sviluppa la propria individualità. Su questo mi auguro che riusciate a trovare un punto di incontro attraverso il confronto costruttivo.
Per qualsiasi altro dubbio rimango a sua disposizione.
(a cura della Dottoressa Eleonora Mercadante)
Pubblicato in data 22/02/2016
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