Ansia e gelosia ossessiva (122323)
Linda 26
Sono una ragazza molto sensibile, anche troppo e soffro dall'adolescenza di forti ansie e preoccupazioni. Vedo sempre tutto negativo e ho continuamente la sensazione di non piacere a nessuno, anche se i miei amici e il mio partner mi confermano che non è così e penso di saperlo anche io, quindi non riesco a capire cosa ho esattamente. Spesso mi sento anche una nullità e una stupida, in poche parole non mi piaccio mai e uno dei miei più grandi problemi è la gelosia ossessiva. Sono certa del fatto che può essere una mia forte insicurezza ma non sò come risolverla: sto da 3 anni con il mio fidanzato e proviamo le stesse emozioni del primo giorno, ci amiamo molto e questo lo sò, ma lo accuso continuamente di non provare le stesse cose che provo io e ogni ragazza che incontriamo, o che incontra lui al lavoro o in palestra, mi fa star male, mi creo dei film, delle fantasie e scarico la colpa a lui, anche se sò che che non mi tradirebbe mai, ma sento il costante bisogno di avere delle conferme e di controllarlo. Spesso faccio scenate inutili e sono coscente dello sbaglio, ma non riesco ad evitare tutto ciò; da quando sto con lui sono migliorata tanto, è la prima volta che sono innamorata veramente ma è anche la prima volta che sto davvero molto male rispetto ad anni fa, proprio perchè ho paura di perderlo e non riesco a godermi niente, ho paura di tutto, mi sento sempre sottovalutata, eppure ho dei genitori molto presenti che mi aiutano in tutto, ma penso che in un certo senso la colpa sia di mio padre che mi ha viziato troppo da bambina e quando ho avuto bisogno di lui durante l'adolescenza non c'è stato, tornava sempre tardi la sera, credo per la paura di affrontarmi. Sono davvero confusa della mia vita, ho bisogno di un sincero consiglio. Ho avuto anche un bambino 4 anni fa e non ero assolutamente pronta, ho sofferto anche per questo, per la paura della responsabilità nel vederlo crescere: lo adoro, non potrei vivere senza di lui, ma mi affliggono tanti sensi di colpa verso di lui per aver lasciato suo padre. Insomma, ogni piccola cosa per me è un grande problema, sono anni che cerco di superare il mio malessere ma è troppo difficile. Spero in una risposta, grazie!
Cara Linda, la tua fragilità e sensibilità eccessiva ti rendono vulnerabile ed esposta al rischio di provare inutili tensioni e dolore. La gelosia oltre tutto, complica la tua relazione e le toglie quella naturalezza e quella spontaneità indispensabili per accedere alla serenità e all'esplorazione sana dell'altro. Probabilmente la tua crescita ha presentato delle incongruenze, ma alla tua età si pone l'obbligo di affrontarle e risolverle. E' come se ancorandoti a vecchie dinamiche di "figlia" non riuscissi a svolgere adeguatamente il ruolo di compagna e di madre. La paura non serve, occorre piuttosto fermarsi a riflettere sui valori importanti e sulle modalità per realizzarli. Si cresce, quando si decide di crescere, accettando tanti sacrifici e rinuncie, spostando l'asse dal sè all'altro e incominciando da quello che "è", più che da quello che "dovrebbe essere". Non è facile, ma vivendo con serietà nel segmento di esistenza che si attraversa si diventa pian piano sicuri di sè e si incomcia a maturare. Il problema con il tuo bambino, non è tanto aver lasciato il padre, ma averlo avuto quando tu stessa avevi ancora desiderio di essere al centro delle attenzioni degli altri. E' come se foste due bambini. Tocca però a te fare la mamma e diventare grande per prima.
(risponde la Dott.ssa Lucia Daniela Bosa)
Pubblicato in data 27/07/08
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