capire se stessi (45530)
Vittorio, 34anni (19.11.2001)
Ho lasciato un anno fa la mia fidanzata dopo un unione di otto anni.
Gia' da tre anni ero molto dubbioso sulla nostra relazione ma solo
dopo un traferimento per lavoro in una nuova citta' e dopo aver
conosciuto un'altra donna ho avuto il coraggio di porre fine a quella
relazione. L'altra donna, in realta', l'ho cecrcata volutamente.
Dapprima dicevo a me stesso che sarebbe stata uno sfogo temporaneo,
per provare quella passione fisica che non avevo nel mio rapporto
ufficiale, poi mi sono trovato rpeso da mille dubbi e dopo diversi
mesi mi sono deciso a lasciare la mia fidanzata. La mia nuova
compagna si e' rivelata da subito molto affettuosa e attaccata alla
nostra relazione. Tuttavia, forse anche per la diversa provenienza
geografica, mi sono reso conto da subito che eravamo diversi in molte
cose, nella gestione del denaro (io sono parsimonioso), nel concetto
di moralita' sessuale (io sono tradizionalista in quanto alla visione
del matrimonio, delle relazioni extra-coniugali, della prostituzione,
ecc.) e in altri piccoli aspetti. Di fatto, non abbiamo mai litigato
su nulla. Abbiamo sempre parlato molto, anche di cose molto personali
e intime, ma non ho mai avuto il coraggio di dirle quali cose mi
angosciavano riguardo al nostro rapporto. E alla fine, senza motivo
apparente ho troncato questa relazione dicendo che non stiamo bene
insieme.
Complessivamente questa seconda storia e' durata quindi alcuni mesi -
sofferti - mentre ancora stavo con la mia precedente fidanzata, e
poi circa dieci mesi. Non ultima cosa, devo segnalare, in entrambe le
storie un elemento scatenante di crisi e' stata l'attrazione
puramente fisica per altre donne. Accorgendomi di desiderare
*concretamente* altre donne, mi sono detto "e' evidente che non la
amo". Nella mia prima storia, davo la colpa al fatto che lei era
molto poco appassionata e il sesso non rappresentava molto per lei.
Nella mia seconda storia, cio' era assolutamente inapplicabile: lei
e' molto appassionata e in qualche modo trasgressiva in fatto di
sesso. Cio' coincide con un aspetto del mio carattere,
indubbiamente. Eppure, anche con lei da un certo punto in poi mi sono
trovato a desiderare la bellezza di altre donne, a notare suoi
piccoli segni di decadimento fisico, ecc. La mia prima fidanzata e'
un tipo di donna (30 anni) bella ma che non attrae gli uomini, mentre
la seconda (32 anni) e' meno bella secondo i canoni classici, ma
attrae molto gli uomini per la sua estroversione.
Sono ancora in ottimi rapporti con la mia prima fidanzata, e anche
con la seconda, ma solo con la prima potrei aver speranze di
riprendere, la seconda trovera' un altro in poco tempo.
Io sono il tipico caso che sente male quando perde una donna, mentre
non l'apprezza quando ce l'ha. Inoltre, sento bruciante il distacco
solo se so che lei ha un'altro. Ho la sensazione che da un punto di
vista estetico io desideri una compagna che gli altri uomini
considerino molto bella e attraente. Nel contempo mi danno fastidio
le differenze di carattere che riscontro nella coppia. So che questo
non puo' funzionare, e di conseguenza ho la sensazione di non sapere
cosa sia l'amore vero, e cosa io desideri davvero per stare bene.
Vorrei sistemare la mia vita sentimentale, capire cosa devo fare
della mia vita.
Caro Vittorio, la mia impressione è che il tuo rapporto con le donne sia la spia di un qualche disagio, di un malessere che avverti ma non sai spiegare neanche a te stesso. Dalla tua lettera avverto una disponibilità, da parte tua, a metterti in discussione ed una grande onestà nei confronti di te stesso. Tutto questo mi fa pensare che il problema meriterebbe di essere approfondito e che vi siano tutti gli elementi perchè tu sia in grado di superarlo. Hai sicuramente bisogno di aiuto, perchè da solo non credo tu possa arrivare oltre il punto in cui sei. Prova a rivolgerti ad uno specialista o, se non te la senti di affrontare una psicoterapia, partecipa a qualcuna delle nostre chat.