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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 417 volte

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Vittorio, 34anni (19.11.2001)

Ho lasciato un anno fa la mia fidanzata dopo un unione di otto anni. Gia' da tre anni ero molto dubbioso sulla nostra relazione ma solo dopo un traferimento per lavoro in una nuova citta' e dopo aver conosciuto un'altra donna ho avuto il coraggio di porre fine a quella relazione. L'altra donna, in realta', l'ho cecrcata volutamente. Dapprima dicevo a me stesso che sarebbe stata uno sfogo temporaneo, per provare quella passione fisica che non avevo nel mio rapporto ufficiale, poi mi sono trovato rpeso da mille dubbi e dopo diversi mesi mi sono deciso a lasciare la mia fidanzata. La mia nuova compagna si e' rivelata da subito molto affettuosa e attaccata alla nostra relazione. Tuttavia, forse anche per la diversa provenienza geografica, mi sono reso conto da subito che eravamo diversi in molte cose, nella gestione del denaro (io sono parsimonioso), nel concetto di moralita' sessuale (io sono tradizionalista in quanto alla visione del matrimonio, delle relazioni extra-coniugali, della prostituzione, ecc.) e in altri piccoli aspetti. Di fatto, non abbiamo mai litigato su nulla. Abbiamo sempre parlato molto, anche di cose molto personali e intime, ma non ho mai avuto il coraggio di dirle quali cose mi angosciavano riguardo al nostro rapporto. E alla fine, senza motivo apparente ho troncato questa relazione dicendo che non stiamo bene insieme.
Complessivamente questa seconda storia e' durata quindi alcuni mesi - sofferti - mentre ancora stavo con la mia precedente fidanzata, e poi circa dieci mesi. Non ultima cosa, devo segnalare, in entrambe le storie un elemento scatenante di crisi e' stata l'attrazione puramente fisica per altre donne. Accorgendomi di desiderare *concretamente* altre donne, mi sono detto "e' evidente che non la amo". Nella mia prima storia, davo la colpa al fatto che lei era molto poco appassionata e il sesso non rappresentava molto per lei. Nella mia seconda storia, cio' era assolutamente inapplicabile: lei e' molto appassionata e in qualche modo trasgressiva in fatto di sesso. Cio' coincide con un aspetto del mio carattere, indubbiamente. Eppure, anche con lei da un certo punto in poi mi sono trovato a desiderare la bellezza di altre donne, a notare suoi piccoli segni di decadimento fisico, ecc. La mia prima fidanzata e' un tipo di donna (30 anni) bella ma che non attrae gli uomini, mentre la seconda (32 anni) e' meno bella secondo i canoni classici, ma attrae molto gli uomini per la sua estroversione.
Sono ancora in ottimi rapporti con la mia prima fidanzata, e anche con la seconda, ma solo con la prima potrei aver speranze di riprendere, la seconda trovera' un altro in poco tempo.
Io sono il tipico caso che sente male quando perde una donna, mentre non l'apprezza quando ce l'ha. Inoltre, sento bruciante il distacco solo se so che lei ha un'altro. Ho la sensazione che da un punto di vista estetico io desideri una compagna che gli altri uomini considerino molto bella e attraente. Nel contempo mi danno fastidio le differenze di carattere che riscontro nella coppia. So che questo non puo' funzionare, e di conseguenza ho la sensazione di non sapere cosa sia l'amore vero, e cosa io desideri davvero per stare bene. Vorrei sistemare la mia vita sentimentale, capire cosa devo fare della mia vita.

Caro Vittorio, la mia impressione è che il tuo rapporto con le donne sia la spia di un qualche disagio, di un malessere che avverti ma non sai spiegare neanche a te stesso. Dalla tua lettera avverto una disponibilità, da parte tua, a metterti in discussione ed una grande onestà nei confronti di te stesso. Tutto questo mi fa pensare che il problema meriterebbe di essere approfondito e che vi siano tutti gli elementi perchè tu sia in grado di superarlo. Hai sicuramente bisogno di aiuto, perchè da solo non credo tu possa arrivare oltre il punto in cui sei. Prova a rivolgerti ad uno specialista o, se non te la senti di affrontare una psicoterapia, partecipa a qualcuna delle nostre chat.

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