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Conflitto genitori-figli ( 154446)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 478 volte

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S. M. , 24

 

Gentile Dottore,
il mio problema non è grave ma lo sta diventando. Ho 24 anni e sono all'ultimo anno di architettura, non bevo,non esco, lavoro full-time...insomma credo di essere forse anche un po' "sfigato" per l'età che ho, ma mi trovo bene con me stesso e va bene così.
> Da sempre ho un rapporto molto vicino con mia madre. Lei è una donna che ne ha passate di tutti i colori nella sua vita e questa cosa è l'ultima che mi trattiene a non "scoppiarle" in faccia. Lei deve sempre litigare con qualcuno (padre, sorella) e le discussioni vanno anche per mesi finché l'altra parte non ammette la colpevolezza. Io ho un rapporto morboso con mia madre, non per volontà mia ma proprio per evitare discussioni (le devo telefonare almeno 4 volte al giorno). Capisco che mi ama e che si preoccupa per me, ma non si preoccupa solo per cose che sono vere ma nella sua testa se ne inventa altre che non sono vere.
> Ma il suo modo di preoccuparsi è un po' strano in quanto si esprime nelle seguenti espressioni: > "mi vergogno di te","sei come un ladro, assassino, pedofilo, maniaco" (alla mia espressione che sono stufo di litigare),"farai una brutta fine stupido che sei","tutti ti usano", "incapace"... > io non le rispondo mai indietro e le porto un grande rispetto ma sono arrivato al limite, > ho provato a dirle di andare insieme da uno psicologo ma lei dice di non averne bisogno (l'unica è portarla di forza) e che ne ho bisogno io...quando ci sono andato (di nascosto e pagando di nascosto) il dottore mi ha detto di prendere la mia roba ed andarmene...non credo sia una risposta adeguata, e per quanto mi fa soffrire io non voglio far soffrire lei.
> Vorrei avere un consiglio da Voi perché la situazione è diventata insostenibile.
> Grazie in anticipo per la risposta.

Caro S. M.,
certo che a lungo andare la situazione è diventata pesante e insostenibile. Prima di tutto nelle prime righe della sua lettera noto un certo atteggiamento giustificativo del suo stile di vita e della sua personalita`. Non c`e`nulla di male (anzi...) nell'essere una persona seria ed impegnata nel lavoro e nello studio, ma capisco, dopo aver letto il seguito della sua domanda, che possa esserci una "crepa" nella sua autostima dovuta alle parole ingiuriose e denigranti di sua madre. Anche il continuo atteggiamento di ricerca e di contatto da parte di sua madre conferma una mancanza di fiducia e di serenita` nel clima familiare.
Sua madre ha avuto una vita difficile e ha dovuto affrontare momenti critici che non ha elaborato e superato, cosi`proietta e scarica su chi le sta intorno rabbia e ansia. Probabilmente il professionista consultato le ha consigliato un allontanamento perche` ha notato che questa dinamica stava effettivamente danneggiando la sua personalita`.
Io consiglio a lei e agli altri membri della famiglia di prendere di petto la situazione e di non assecondare il comportamento di sua madre. Non potete piu` giustificare insulti, aggressioni verbali o invadenze. Sia chiaro che non accettera` piu` di fare quattro chiamate al giorno. Piuttosto la sera crei un momento di dialogo in cui vi raccontate le rispettive giornate e in cui lei possa fare delle domande ed esprimere dei dubbi per sedare la sua ansia. Al'inizio potra` sembrare complicato ma si tratta di creare nuove abitudini e routine. Sia tenace e non si faccia vincere dal carattere forte e dalle modalita` comportamentali di sua madre. Condivida questo nuovo stile di reazione con gli altri membri della famiglia, l'intervento deve essere compatto, coeso e coerente.
Se la situazione dovesse continuare allora sara` necessario il sostegno di uno psicologo. Potrete andarci insieme inizialmente, in modo tale che si instauri una relazione di fiducia con il professionista e si possa intraprendere poi un percorso solo con sua madre.
Aspetto sue notizie. Cordiali saluti.
Dott.ssa Filomena Dongiovanni

 

(Risponde il Dott.ssa Dongiovanni FIlomena)

Pubblicato in data 08/04/2013

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