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Convivente e figlio (147595)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 371 volte

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Titty, 40

Salve, mi chiamo Titty e sono rimasta vedova circa 5 anni fa. Un matrimonio in declino con un uomo debole, infantile con una particolare fissazione per il sesso (chat, nightclub e tutti i modi dove incontrare ragazzine disponibili). Tutto termina con la morte improvvisa. Da questo matrimonio nasce il mio primo figlio, purtroppo con delle problematiche fisiche corrette chirurgicamente.
Conosco un uomo dopo circa un anno. Attrazione irresistibile. Lui però presenta problemi di ansia e con un passato dove la sua vita quotidiana era distribuita tra lavoro e attacchi di panico invalidanti a tal punto da non permettergli più di vivere una storia d'amore "normale". In cura da 7 anni, conosce me. Andiamo a convivere (senza molta scelta lui ristruttura una casa  proprio accanto ai suoi genitori) e abbiamo un bambino. Le cose tra noi non vanno per niente bene. Per convivere con lui e le sue problematiche di spostamento ho lasciato il lavoro (abitavo ad un'ora e mezza di distanza e forzatamente poichè ero realizzata e guadagnavo bene).
Iniziano i miei malumori dettati dalla solitudine del luogo nuovo e dall'accadudimento di un bambino piccolo.
Vengo a sapere che i suoi problemi di ansia e di attacchi di panico sono dovuti alla lotta interna tra il bambino inconscio e il razionale adulto procurati dall'allantonamento dalla madre (che guarda caso abita proprio attaccati a noi). Mi irrito ancor di più (devo specificare che in tutto questo tempo ho spesso minacciato di lasciarlo, cosa che lo fa andare su tutte le furie perchè è una cosa che lo spaventa moltissimo).
Ora per me le cose vanno meglio (sto cercando di prendere il meglio da questa relazione poichè lo amo). Proprio ora però lui sembra rifiutare tutto e soprattutto mio figlio. Dice di non sopportarlo. E' vero, lui è problematico ma tra tutti e due è lui l'adulto e invece si rapporta come un ragazzino. E' sempre troppo rigido in tutto quello che fa, troppo controllato e tutto deve essere perfetto. E' spesso esageratamente nervoso e sensibilissimo ai rumori a tal punto che la televisione diviene impossibile da ascoltare.
Io mi chiedo come posso sopportare il fatto che lui, che dice di amarmi, possa trattare male mio figlio e come possa pensare di non portarmi alla decisione di lasciarlo.
Grazie.

 

 Cara Titty,
mi rendo conto che la situazione sia piuttosto complicata.
Hai, per amore del tuo compagno, cambiato residenza, abbandonato il tuo lavoro, desiderato e affrontato una nuova gravidanza e maternità. Sempre per amore hai, inoltre, deciso di superare la delusione e la rabbia per cercare di rasserenare la vostra relazione, accogliendo ciò che di positivo ti offre.
Il tuo compagno ha già alle spalle un lungo percorso di terapia.
Trattandosi di una persona molto ansiosa e insicura, per ristabilire un clima di serenità sarebbe auspicabile ricreare un ambiente di accoglimento, di condivisione, di dialogo e di passione.
Probabilmente le minacce di interruzione del vostro rapporto hanno riacutizzato panico e ansia per il futuro.
Devi far capire lui che sei disposta a stargli vicino e a credere nuovamente al vostro amore, ma lui deve impegnarsi concretamente, allo stesso modo, nella vostra relazione, accettando senza riserve tuo figlio e avanzando pretese razionali rispetto la vita quotidiana e la convivenza (esempio davanti alla Tv).
Provate giorno per giorno a decidere insieme delle regole e dei riti che possano riavvicinarvi e farvi ritrovare più stabilità e serenità.
Ci faccia sapere come evolverà la situazione in futuro.
Cordiali saluti.

(Risponde la Dott.ssa Dongiovanni Filomena)

Pubblicato in data 01/02/2012
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