Coppia (013693)
Claudia, 35 anni
Buona Sera, giungo a voi per avere,
secondo il concetto di "altra visione", un'opinione autorevole e diversa,
rispetto a quella che posso avere io, sulla mia specifica situazione: -convivo
dal 2000 con il mio ragazzo, con alti e bassi normali nella coppia; intendo
i litigi, le tensioni i cali d'interesse sessuale alternati a periodi di tranquillità,
coesione, intesa ecc. ;dopo aver "elaborato" la sua decisione a non
sposarci: sostiene che è come se lo fossimo già, non volendolo
forzare... accetto!
Ma ecco il punto della presente richiesta: vista l'età mia, come su indicato
e la sua 36, da tempo chiedo di realizzare il sogno di un figlio: ha cominciato,
circa due anni fa, a dire che non si sentiva pronto, che voleva stabilizzarsi
con il lavoro (ne ha uno a tempo indeterminato), e così via.
Allora ho atteso, facendo passare dei mesi senza parlargliene, ed altri alludendo,
o sondando il suo essere pronto o meno. Sono passati da allora due anni ed ora
(dopo una crisi che ho avuto a Dicembre scorso, proprio in merito al fatto che
non ci sono progetti, se non quelli quotidiani), mi risponde, alla mia domanda
"Facciamo un bambino?", di sì...ma quando succede che facciamo
l'amore si ritrae, la mia delusione è enorme e lui mi dice che succederà!,
di stare tranquilla. Beh! io faccio il calcolo del periodo fertile e vorrei
che in quei giorni lui finalmente agisse di conseguenza, ma questo non è
ancora avvenuto! (solo una volta ci ha provato).
Perciò che devo pensare?, cosa devo fare?, convivo con un Peter Pan e
non lo so?? ma ciò che mi pesa è stare ad attendere che lui si
decida (premetto che sono una pedagogista e lavoro con genitori e insegnanti,
quindi conosce quanto creda all'infanzia e quanto mi piacerebbe essere mamma,
ma non mamma e basta ma mamma dei suoi figli, questo perchè lo amo!),
un'attesa che non è di mesi, come già indicato, ma di due anni
e mezzo! La mia situazione familiare è o.k.,la sua pure, abitiamo in
una casa nostra...che aggiungere a questo punto la risposta!! Grazie fin d'ora
della consulenza preziosa che terrò vicino alla mente ed al cuore!!
Cara Claudia, è difficile
risponderti perchè se da un lato comprendo la tua esigenza e anche l'urgenza
di realizzare il desiderio di avere un bambino, dall'altro mi rendo conto che
il tuo compagno, giusto o no, non si sente pronto e cerca di rimandare la decisione
ad un futuro sempre più lontano.
Anche per quanto riguarda il matrimonio sembra che lui fugga dal prendere una
posizione definita rifugiandosi nell'ovvietà del fatto che siete già
insieme. In entrambe le situazioni evita la responsabilità di scelte
che, in qualche modo, sbarrano la strada alla sua "libertà di pensiero".
Forse è lui il figlio e tu la madre? Sei sempre tu a proporre e a scegliere?
Sarebbe importante conoscere le dinamiche del vostro rapporto, il modo in cui
è impostato, al di là delle problematiche che il tuo compagno
si porta dietro dalla sua storia familiare.
Non mi sento ,quindi, di dirti cosa è più giusto fare, posso solo
suggerirti di parlare con lui e aiutarlo a focalizzare le sue paure riguardo
ad una paternità, per capire insieme se si tratta veramente del timore
di prendere nuove responsabilità, o se il conflitto è legato invece
a temi inerenti il vostro rapporto. Mi dispiace di non poter fare di più,
ti auguro di arrivare presto alla soluzione migliore per te e per lui. Ciao.
( risponde la dott.ssa Mirella Tavernise )
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