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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 380 volte

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Annalisa 24

Salve, la mia storia nonostante sia giovane è molto complicata, all'età di 18 anni dopo 6 mesi di fidanzamento andai a vivere con l'uomo che ora è mio marito, il quale all'epoca aveva 34 anni, abbiamo quindi quasi 16 anni di differenza. Incomincio col dire che la mia vita fino a 18 anni l'ho vissuta da piccola ribelle, i miei genitori si sono separati che avevo 12 anni, e da lì mia madre fece fatica a starmi dietro, e proprio perchè non andavamo d'accordo, quando conobbi mio marito vidi la via di fuga. Dopo circa 2 mesi di convivenza rimasi incinta del mio primo figlio che ora ha quasi 5 anni, e da lì iniziarono i problemi; premetto che ci sposammo appena nato il bambino, ma i problemi incominciarono praticamente appena iniziata la convivenza, un po' perchè io mi sentivo stretta a questa vita e un po' perchè lui era cambiato. Dopo circa un anno dalla nascita del mio primo figlio, da stupida rimasi incinta del secondo, dico stupida perchè fatto con la convinzione di sistemare le cose, ma così non fu, peggiorarono sempre di più, probabilmente anche io peggiorai, incominciai a uscire di più, a farmi i fatti miei. Ho avuto anche un paio di altre storie, scoperte, perdonate, nel mezzo più volte me ne sono andata e poi tornata, poi arrivai a pensare che avevo 24 anni e che se anche ero mamma, avevo comunque il diritto di avere voglia di vivere una storia bella, con le attenzioni e le romanticherie che qualsiasi ragazza della mia età vorrebbe e che mio marito non mi dava, nonostante glie le feci presenti più volte. Circa sette mesi fa incontrai una persona stupenda, che mi a fatto riscoprire ciò che io volevo dall'uomo dela mia vita, ci andai a convivere chiedendo la separazione da mio marito, i figli stavano 8 giorni col papà e 8 giorni con la mamma, premettendo che li vedevo sempre anche negli otto giorni che non erano con me, comunque tornando alla convivenza, i bambini adoravano questa persona, ci giocavano, si divertivano e lui adorava loro, tutto perfetto, perchè se pur sembra impossibile questa persona è perfetta in ogni cosa. Nonostante tutto, dopo un mese di convivenza cominciai a sentire la mancanza di mio marito, in realtà iniziò come una mancanza di abitudini forse perchè è successo pochissimi giorni prima di Natale, mi dispiaceva per i miei bimbi, mi sembrava brutto e da lì cominciò la tragedia, incominciai a essere nervosa sempre, non avevo più voglia di fare nulla nè in casa nè a lavoro, qualsiasi cosa mi infastidiva, e lui carino come al solito le provava tutte, perchè in realtà ero io ad essere cambiata, lui era il solito di sempre, non mi faceva comunque mai mancare nulla. Nel secondo mese di convivenza si fece sempre più forte questa mancanza che io chiamo di abitudini, la chiamo così perchè se penso a mio marito, non lo penso come uomo di cui sono innamorata, non ho nemmeno mai immaginato un rapporto sessuale con lui e nemmeno mi andrebbe, non lo vedo per come sono stati i nostri anni di matrimonio come l'uomo della mia vita, ma nonstante tutto mi manca, ho allora pensato che fosse giusto dopo circa tre mesi di convivenza, andare via e stare da sola, perchè non volevo far soffrire la persona che mi stava vicino, visto che non aveva nessuna colpa di tutto quello che mi stava succedendo. Quando l'ho fatto come scusante mi sono detta che per i miei figli era giusto crescere col loro padre anche se io non ci stavo bene, ho pensato che per loro avrei dovuto sforzarmi di farlo, poi mi sono data come risposta che la mancanza che ho nei suoi confronti è senso di protezione, di sicurezza e di abitudine, ora mi chiedo perchè mi sento così? Perchè ogni volta che cerco di scappare dalla vita con mio marito, mi succede questo? Ma soprattutto perchè adesso che ho incontrato una persona splendida che sa darmi tutto ciò che io cercavo dall'uomo della mia vita? Premetto che a mio marito gli posso dire di non essere un bravo amante, ma non di non essere un bravo papà. Grazie mille.

Cara Annalisa, prima di tutto auguri per i due splendidi bambini che hai e complimenti per il modo in cui ha gestito una prima separazione (cito: i figli stavano 8 giorni col papà e 8 giorni con la mamma), è stata molto intelligente a capire che non bisogna privare i figli dalla figura paterna, cosa che forse nei suoi confronti è stata fatta. Mi spiego meglio, lei fa una accurata descrizione della sua vita attuale e del suo rapporto con sua madre, ma suo padre? Non mi ha scritto nulla di lui, forse i rapporti si sono interrotti nel momento del divorzio? Oppure, nonostante tutto, non è stato molto presente. I rapporti con i genitori, soprattutto in adolescenza, non sono mai facili, nasce sempre quel continuo e costante bisogno di differenziazione, di sentirsi qualcosa di altro. Nel caso di adolescenti con genitori separati, la situazione è ancora più complessa. Tante volte vengono a mancare figure di riferimento che poi si vanno a ricercare altrove. Non credo che in quel periodo sia stato "casuale" l'incontro con quell'uomo di 34 anni anni (lei all'epoca ne aveva 18) che poi è diventato suo marito. E' probabile che in lui, lei abbia visto e abbia ricercato, quel senso di protezione e di sicurezza che solo un padre (o una figura paterna) può dare, e che sicuramente le era venuto a mancare. E guarda caso è proprio questo che adesso le manca, nonostante abbia incontrato un uomo, che i suoi occhi vedono "perfetto". Ha paura di perdere un padre per la seconda volta e questa le fa scaturire tanti sensi di colpa. Le lancio una piccola provocazione: lei dice che "suo marito è un bravo papà", ma sicuro che intendeva per i suoi figli, o inconsciamente intendeva per lei? Accetti un consiglio, si rivolga al consultorio del suo paese, o a uno studio di psicologi, per iniziare a elaborare un po' la situazione passata (rapporto con il proprio padre e la propria madre) e questo possibile distacco da suo marito, vedrà che tutto verrà in automatico e pian piano, prendendo coscienza di alcuni aspetti di sè, il distacco sarà possibile.

(risponde la Dott.ssa Maddalena Forestiere)

 

Pubblicato in data 13/05/08

 

 

 

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