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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 362 volte

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Alice 36

Ho 36 anni, da poco vivo nella città del mio compagno. Ho lasciato la mia casa, il mio lavoro, i miei amici e la mia famiglia, tutto per venire da lui. Quì non ho ancora trovato un lavoro e di amici non se ne parla. Il mio compagno, con la convivenza, ha mostrato dei lati del carattere che mi hanno spiazzata, prima non era così. Lui ha 35 anni, vive in modo scanzonato, non ama affrontare i problemi, lascia tutto in sospeso e vive nel perenne ricordo di quando frequentava quotidianamente gli amici. Le responsabilità e la condivisione non fanno più parte di lui; si infiamma se voglio parlare anche se cerco di farlo in modo pacato. Se a lui non piace fare una cosa e a me sì, non mi viene incontro., cosa che invece io faccio spesso. Sono completamente frastornata perchè poi sventola parole come famiglia, coppia, noi, figli. Qualcuno mi ha consigliato di ritornare nella mia città, di staccare un po', ma credo che i problemi vadano affrontati, senza fughe. Premetto che non sono una bacchettona, anche a me piace il divertimento, ma tutto nella giusta misura e nel giusto modo.

Cara Alice, ti invito a considerare una cosa importante e cioè chi è che fugge dai problemi, se tu o il tuo compagno. Da quel che racconti non hai avuto un gran supporto in questo trasferimento impegnativo e le aspettative sono state ampiamente deluse. Purtroppo e per fortuna la convivenza permette di mostrare lati del carattere importanti che possono anche stravolgere le opinioni che abbiamo del partner e che il partner ha di noi. Se vuoi affrontare i tuoi problemi con il tuo fidanzato è importante che questo avvenga in due, cioè che vi sia la possibilità di parlare con chiarezza e apertamente delle proprie difficoltà pratiche ed emotive, delle delusioni e dei nostri desideri. In mancanza di questo, difficilmente si può costruire un rapporto di coppia da soli. Per cui il mio consiglio è di non considerarti "in fuga" qualora tu decidessi che questa convivenza è andata male poichè da ogni esperienza, per quanto dolorosa, è possibile apprendere qualcosa di importante su noi stessi. Coinvolgi il tuo compagno nella tua vita sentimentale affrontando con lui questi temi per te importanti, con il cuore aperto a qualunque esito, consapevole del fatto che, come diceva il filosofo, "l'agire umano è soggetto al caso e all'errore". Un saluto.

(risponde il Dott.Massimo Giusti)

Pubblicato in data 25/08/08

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