Coppia (149185)
Daiana, 35
Gentile Dottore,
da due anni, precisamente da settembre 2008, frequento un uomo impegnato.
Sin dall'inizio c'è stata una forte attrazione, a giugno del 2009 io l'ho, come sostiene lui, tradito con una persona che lui conosce, ma dopo quell'episodio io mi sono resa conto che non potevo cercare un uomo o instaurare un'altra relazione solo per non andare avanti con un uomo impegnato, insomma cercare una relazione a 360 gradi perche' l'altro conviveva e nel mio io non volevo attaccarmi ad un uomo già impegnato e forse pensavo per lui sono un gioco. Ma nel frequentare un altro uomo, è successo 3 volte che mi sono resa conto che con questo è stato solo sesso, mentre ero innamorata e lo sono dell'uomo impegnato che frequento tutt'ora.
Qualche mese fa gli ho confessato cosa è successo con l'altro mentre lui era in vacanza con la sua compagna visto che la storia è importante e visto che i sentimenti ci sono da entrambe le parti volevo essere sincera con chi reputo il mio compagno ora.
Ed ora, dopo la sua reazione di rabbia e delusione (che capisco), a tutt'oggi continua ad accusarmi della mia infedeltà e non si fida.
Io non ho più vita sociale per non dargli motivo di dubitare mentre lui con la sua compagna continua a fare la sua vita e andare in giro, viverci assieme e mi accusa che se non fosse successo quel mio tradimento sarebbe tutto diverso e mi colpevolizza.
Io so di aver sbagliato e di averlo "tradito" ma ci credo in lui e nei nostri sentimenti. E' un anno e mezzo che mi sento e sono solo per lui e quando mi chiede perche sono stata con l'altro uomo io sinceramente non lo so.
Sicuramente non era la persona che mi attraeva o che pensavo come uomo al mio fianco, solo per me è stato forse inconsciamente provare a frequentare un altro uomo e staccarmi da una relazione forse complicata per me visto che ho rapporti di lavoro con lui che è il mio titolare e pure con la compagna.
Ed ora continuano le accuse che lui non riesce ad andare con 2 donne nello stesso momento seppure la sera va dalla sua compagna e vanno in ferie, ed è da anni che non hanno rapporti io invece gli ho mancato di rispetto ma per me è stato uno sbaglio si ed una mancanza di rispetto si ma sopratutto a me stessa e sono sincera lo amo e ci credo nella nostra storia.
Solo che queste continue accuse e scaricare le colpe su me mi stanno distruggendo. Mentre lui ha la famiglia del mulino bianco e io quando apro la porta di casa sono sola e spero in una sua chiamata.
Che devo fare? Perché l'ho tradito nonostante il sentimento che ho per lui?
Nessuno mi fa cadere in tentazione ma non lo riesco a far capire a lui che gli sono fedele perché lo amo e vorrei una storia normale con lui senza dover nascondermi.
Grazie
Cara Daiana,
certe storie sono complicate davvero e non c'è dubbio che ad inseguirle si perde spesso la pace e ci si ingarbuglia.
Non dipedendo solo da te, ma anche da un uomo che non sa decidere e sembra pretendere tutto senza dare che metà di se stesso, c'è poco da fare o accetti senza troppe fantasie e speranze la situazione o chiudi. Il problema non è che hai avuto altre storie, ma che ormai da anni non riesci a star bene nè con lui, nè con nessun altro. Dai un limite di tempo a questa storia, ma soprattutto dallo a te stessa. Amare non può e non deve significare soffrire contiuamente.
Il fatto che è il tuo datore di lavoro crea ulteriore confusione. Forse sarebbe il caso di pensare a una svolta e ad un cambiamento anche di lavoro e se non è possibile, cerca di trovare l'energia per non trascinare comunque uleriormente la vicenda. Cerca di essere forte e di avere rispetto per te stessa e per i tuoi sentimenti. Concentrati su te stessa e riparti da te.
(Risponde la Dott.ssa Bosa Lucia Daniela)
Pubblicato in data 18/12/2012