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Coppia, affettività e senso di solitudine (104734)

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on . Postato in Relazioni, Coppia, Famiglia | Letto 334 volte

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Katia 30

Mi sto chiedendo ultimamente, quanto l'essere umano ha bisogno di affettività o meglio se sono la sola al mondo ad averne bisogno? Mi sento sola, perchè se finora ho trovato quell'affetto, che non mi dava mio marito, nelle amicizie adesso che delle vecchie amicizie non mi fido più, i genitori non li ho mai sentiti vicini, mio marito continua a essere sempre la persona fredda che è sempre stata... io sono giù e comincio a sentirmi anche male fisicamente (ho da un pò un peso sul petto, che mi fa sentire il bisogno di fare dei profondi respiri). Ho una bimba piccola che adoro, però ha tante esigenze, non mi posso permettere il lusso di lasciarmi andare, sto quasi per finire gli studi e non vorrei mollare proprio adesso, però mi manca la forza di andare avanti; per mia figlia lo devo fare, però non mi basta, ossia sono felice di crescere mia figlia dandogli tutto l'amore, lo studio contribuirà a farmi essere una persona più realizzata e di conseguenza una mamma più serena, però vorrei anche un uomo che apprezza quello che faccio, che mi tratti, non voglio dire come una moglie, ma almeno come un'amica e non una nemica! Il problema è lui! Non mi sento di chiedere tanto, solo dei modi più garbati! Non pretendo la passione e il folle amore, ma l'amicizia si, non mi ha mai chiesto come va con gli esami, non mi da un abbraccio che saranno anni, non è capace di consolarmi perchè lui è troppo preso dalle cose materiali (come fare più soldi, come avere una casa più bella). Io invece avrei solo bisogno di un pò d'affetto, di essre ascoltata e capita; è tanto assurdo quello che chiedo? E' mai possibile che gli altri vanno avanti senza questo, mi chiedo è possibile fare una vita con una persona senza poter parlare e non dico solo delle mie cose personali, ma di tutto, qualsiasi argomento, non riesco ad avere empatia con lui; io quando parlo, anche se è mio marito, cerco sempre di non alzare la voce, di capire prima di interromperlo, di usare le buone maniere, lui non è cosi e la gentilezza pure è una cosa che gli manca, anzi forse tutto parte da questo. Lui non conosce le buone maniere, con gli altri al di fuori della famiglia si, ma con me e con i suoi è stato sempre sgarbato. Adesso però questa cosa mi sta stancando, non ho altri affetti e mi mancano, anzi non ho proprio nessuno con cui parlare. Con lui ne ho parlato tante volte, inizialmente sembra che capisca e per un pò cambia, si sforza di essere più gentile per qualche ora, per poi tornare ad essere se stesso. Quello che mi dispiace è che non riesco più a studiare, non mi basta farlo solo per me stessa cerco l'approvazione di qualcuno, ho bisogno di condividere la mia vita con qualcuno; gli ho anche proposto di andare da lo psicologo insieme, ma a lui non gli va. So che la cosa migliore sarebbe lasciarlo, ma adesso non me la sento, sono troppo sola! Che devo fare?

Cara Katia, le relazioni affettive sono sempre molto complesse e purtroppo a volte prescindono da volontà e desiderio. Si trascinano come uno strano bisogno che in verità cela la coazione a ripetere, trasformando una serie di consolidate abitudini in male necessario e la persona al proprio fianco in oggetto d'amore, anche quando d'amore ce n'è veramente poco. Hai trent'anni e hai una vita davanti che deve essere vissuta con serenità e senza l'inquinamento d'angoscia che t'attanaglia. Fermati e riflletti, ma partendo da te stessa e non gurdandoti nello specchio dell'altro. Il problema non è avere un problema, ma è la gestione del problema stesso. E non si può gestire una situazione complicata senza prenderne le distanze. Ricordati che la solitudine peggiore è quella vicino alle persone sbagliate e nella vita non è facilissimo trovare quelle giuste. Occorre faticare senza perdersi d'animo e avendo presente che non ha importanza se ci mancano gli altri, ma il dramma è quando noi manchiamo a noi stessi. Auguri.

(risponde la Dott.ssa Lucia Daniela Bosa)

Pubblicato in data 19/01/08

 

 

 

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