crisi esistenziale (48013)
Anna, 39anni (4.2.2002)
Sono sposata, con un bimbo di 3 anni, ho un lavoro di responsabilità, da qualche mese ho una relazione extraconiugale con un uomo più grande di me che avevo frequentato in passato e con cui avevo avuto rapporti di lavoro conclusi in maniera burrascosa. Dopo 10 anni l'ho cercato, lui si è sposato nel periodo in cui abbiamo ripreso a vederci, aspetta un figlio... dice che mi vuol bene ma non sa se mi ama, mi sembra che abbiamo solo un ottima intesa sessuale sorretta da un grande affetto. Dopo circa 4 mesi che ci frequentiamo, il mio mondo sta andando a rotoli, penso che il mio matrimonio sia da buttare, perchè sono anni che penso di trovare un altro compagno che mi dia le emozioni sentimenatali che non provo più dopo il matrimonio. Anche sul lavoro sto attraversando un periodo in cui vorrei buttare tutto a mare e ricominciare con qualcosa di più stimolante. Se non ci fosse il bambino forse sarei già andata via. Penso che questa profonda ferita che si è aperta dentro me la devo alla mia nuova relazione, mi farebbe bene trovare il coraggio di interrompere questa storia o essa mi aiuterà ad avere il coraggio di ricominciare una nuova vita a 39 anni, sapendo che tra 10 la rimetterò in discussione? Attendo la vostra risposta. Ciao. Anna
Ciao
Anna, prendo lo spunto dalle ultime battute della tua lettera per
sostenere quanto sia positivo e auspicabile avere la capacità
di rimettersi in discussione e di fare bilanci lucidi e onesti della
propria vita a qualunque età.Dalle tue parole è
evidente che ora sei in un momento di crisi, ma è altrettanto
vero che qualunque cambiamento radicale passa attraverso una dose di
sofferenza, se non altro per il fatto che ci costringe a lasciare
qualcosa o qualcuno e quindi anche una parte di noi stessi.
Esprimi nella tua lettera una profonda insoddisfazione sia per la tua
vita matrimoniale che per quella lavorativa, quindi è giusto
che consideri la possibilità di ricominciare una nuova vita, o
meglio una nuova fase della vita che già hai.Se la relazione
che vivi con questa vecchia conoscenza può assumere per te un
carattere propulsivo verso il cambiamento che auspichi, dandoti
energia e coraggio ben venga, ma credo che dovresti trovare questa
energia innanzitutto in te stessa, prestando attenzione ai tuoi
bisogni. Anche perchè dici di avere con questa persona "solo
un'ottima intesa sessuale sorretta da un grande affetto", come se
questo non fosse abbastanza per te, come se la tua ricerca di
emozioni andasse ancora al di là di quello che lui riesce a
darti.
Dici che se non fosse per il bambino saresti già andata via,
ma fai attenzione a non fare di tuo figlio un alibi per le tue
incertezze, perchè un genitore frustrato che "sopporta" un
matrimonio insoddisfacente non sempre fa il bene del proprio figlio.
Quello che destabilizza e fa soffrire maggiormente i bambini non
è la separazione in sè, quanto piuttosto la
conflittualità e la squalifica reciproca tra i genitori. Con
questo non voglio dire che la separazione sia un fatto che può
avvenire in maniera indolore per un bambino, ma che è
possibile farlo con le dovute accortezze nei confronti dei figli
facendo loro capire che anche se mamma e papà non vivono
più insieme saranno sempre ugualmente presenti per lui,
dimostrando poi con i fatti questa affermazione.
Non è detto che quando, fra dieci anni, farai un nuovo
bilancio della tua vita dovrai necessariamente rimetterla in
discussione. Potresti invece scoprire che aver seguito il tuo istinto
e aver dato spazio ai tuoi bisogni ha fatto di te una donna
più soddisfatta e serena. Buon percorso.